Nel mondo della Formula 1, Max Verstappen è noto e apprezzato per essere un uomo che parla schietto. In una recente intervista a Sportsmail, il pilota ha fornito il suo personale punto di vista sui rivali “visti da vicino”. Prima, però, gli è stato chiesto di provare a offrire un ritratto di sé stesso. “Una cosa su cui ho sempre cercato di lavorare fin da quando ero piccolo”, ha raccontato sul filo dei ricordi, “è la capacità di adattamento in macchina. Se andavamo su una nuova pista, mio padre (l'ex pilota di F1 Jos) mi diceva di cercare di essere veloce il più possibile”.
Quanto allo stile di guida, Verstappen ha rivelato il suo metodo: “Se la macchina è sottosterzante, ti adatti a come la macchina è veloce in quel senso. Se è sovrasterzante, ci si adatta. Lo stesso vale per le piste, alcune hanno un elevato degrado degli pneumatici, altre hanno più aderenza di altre. Bisogna adattarsi ai limiti del luogo in cui ci si trova o dell'ambiente in cui ci si trova. È la chiave per guidare bene”. Anche se ha solo 25 anni, ha già ventilato l’ipotesi di ritirarsi dalla Formula 1quando il suo contratto da 40 milioni di sterline all'anno con la Red Bull scadrà, quando di anni ne avrà 30, per dedicare più tempo ad altri settori del motorsport, oltre che alla famiglia e agli amici. Potrebbe seguire il doppio campione del mondo dell'Aston Martin Alonso in America, per partecipare alla 500 miglia di Indianapolis? “No, non lo farei", ha risposto secco.
Venendo ai giudizi sui colleghi, eccoli, uno ad uno. Lewis Hamilton, Mercedes: “Abbiamo avuto una grande rivalità nel 2021, ma alla fine abbiamo molto rispetto l'uno per l'altro. È sicuramente uno dei più grandi piloti di sempre. Non ho bisogno o voglia di negarlo. La sua chiave è la costanza e il fatto di essere sempre al top”. Lando Norris, McLaren: “Mi trovo molto bene con Lando perché è semplicemente se stesso e normale. È il mio migliore amico sulla griglia”. Fernando Alonso, Aston Martin: “Fernando ha corso anche contro mio padre! Ha 41 anni e una generazione completamente diversa. Ciò che trovo davvero affascinante, al di là dell'enorme talento che ha dimostrato in tutti questi anni, è la passione con cui vuole esibirsi ai massimi livelli anche adesso”.
Charles Leclerc, Ferrari: “Charles e io abbiamo avuto un rapporto difficile all'inizio nei go-kart. La cosa bella è che Charles è anche uno che non si arrende mai. Per questo all'inizio ci siamo scontrati parecchio. Eravamo entrambi in testa e volevamo vincere. Ma col tempo il nostro rapporto è cresciuto e ci rispettiamo molto”. Sergio Perez, Redbull: “Prima eravamo rivali, soprattutto quando ho iniziato a lavorare alla Toro Rosso, poi ho avuto modo di conoscerlo in modo più personale. Mi piace il fatto che sia un uomo di famiglia e che tenga molto ai suoi amici”. George Russell, Mercedes: “Ho corso un po' contro George nel karting, anche se lui è più giovane di un anno. Si vedeva subito che era bravo. Ha il potenziale per diventare un campione del mondo. Non ho trascorso molto tempo con lui, ma è un bravo ragazzo. Si è appena trasferito a Monaco, quindi potrei vederlo di più d'ora in poi”.