Non dorme mai il mercato dei tecnici in Formula 1 e, ovviamente, quelli più corteggiati sono della Red Bull, che in questa stagione con la sua monoposto ha sbaragliato tutti gli avversari. La scuderia ha da pochissimo centrato un colpo importante: si è assicurata la firma di Rob Marshall, ingegnere che lavorava a Milton Keynes da diciassette anni, e che al momento era a lavoro sui primi studi dei regolamenti 2026 per la Red Bull. Marshall, 55 anni, dopo sei mesi di gardening leave e si unirà alla squadra da gennaio 2024. Mashall ha iniziato la sua carriera come ingegnere di pista nel 1994 in Benetton, passando poi in Renault ed infine in Red Bull nel 2006. Questo l’annuncio del team: “McLaren Racing annuncia la nomina di Rob Marshall a direttore tecnico, ingegneria e design del team F1. Rob entrerà a far parte del team dal 1° gennaio 2024. Nel suo ruolo affiancherà Peter Prodromou e David Sanchez, e riporterà direttamente al team principal Andrea Stella. Rob sarà affiancato da Neil Houldey nel ruolo di vicedirettore tecnico, ingegneria e design per completare la struttura tecnica senior”.
Il team principal Andrea Stella: “Sono incredibilmente felice che Rob si unisca alla McLaren. Con oltre 25 anni di esperienza nel mondo del motorsport, Rob arriva da noi con un bagaglio di competenze e di esperienze elevato dato dai suoi trascorsi alla Red Bull Racing. La nomina di Rob è un passo fondamentale per aiutare il team a tornare a vincere. Siamo un team che ha l’ambizione di lottare per i campionati, ma nelle ultime due stagioni non abbiamo mostrato una crescita dal punto di vista della competitività in pista. Negli ultimi mesi abbiamo lavorato per invertire questa tendenza. L’approccio che abbiamo adottato si basa sul rafforzamento del Team dal punto di vista del personale e delle competenze, oltre che sui progetti in corso per l’aggiornamento della tecnologia e delle infrastrutture che si concretizzeranno a breve”. Christian Horner ha salutato così l’ingegnere: “Vorremmo ringraziare Rob per tutto quello che ha fatto per il Team negli ultimi 17 anni. Il suo lavoro sulla generazione di auto che ci ha regalato quattro incredibili doppiette in campionato tra il 2010 e il 2013 è stato davvero eccezionale. Negli anni successivi ha continuato a essere una figura chiave del Team e nel 2016 ha assunto il ruolo più ampio di Chief Engineering Officer che lo ha visto coinvolto in altri progetti in tutta l’azienda. Il suo apporto ci mancherà, ma ancora una volta lo ringraziamo per tutto quello che ha fatto e gli auguriamo il meglio nel suo nuovo ruolo”.