Pesantemente criticato lo scorso anno dal governo ungherese per essersi presentato nel paddock con una maglietta arcobaleno a favore dei diritti delle persone omosessuali, Sebastian Vettel torna al centro delle polemiche per le esternazioni "politiche" portate in Formula 1.
Il pilota quattro volte campione del mondo infatti, insieme al collega Lewis Hamilton, non ha mai nascosto l'interessa ad utilizzare la "vetrina" data dalla loro notorietà e dal motorsport per parlare di temi sociali che considerano importantissimi: dai diritti LGBTQ+ alla lotta contro il razzismo passando per l'impegno ambientalista.
Soprattutto Vettel nel corso dell'ultimo anno ha preso particolarmente a cuore l'impegno "green" autodefinendosi in parte un "ipocrita" che corre in Formula 1, inquinando, pur avendo a cuore la causa ambientalista.
Ma il tedesco non è stato l'unico ad autodefinirsi "ipocrita" perché l'appellativo, nei giorni successivi al Gran Premio di Montreal, gli è stato affibbiato anche dal Ministro dell’Energia dell’Alberta Sonya Savage. Quest'ultima non ha apprezzato il casco speciale portato da Vettel in Canada che, come soggetto protagonista, aveva una dura critica contro l’estrazione di petrolio nella provincia dell’Alberta.
Un casco che lo stesso Vettel non ha poi indossato domenica in gara, forse proprio per placare le polemiche del Governo del paese ospitante, che in ogni caso non ha apprezzato il gesto. Il Ministro è intervenuto sui social criticando aspramente la posizione di Vettel: "Come pilota di Formula Uno, non corrisponde esattamente uno sportivo rispettoso dell’ambiente, oltre al fatto che il proprio team, l’Aston Martin, sia sponsorizzato da Aramco, ossia il più grande produttore petrolifero al mondo".