Troppa politica in Formula 1? Ne è fermamente convinto il nuovo presidente FIA Mohammed Ben Sulayem che, nel corso dei pochi mesi al vertice della Federazione Internazionale, ha già messo in chiaro i propri intenti e la tendenza a parlare chiaramente, anche a rischio di inimicarsi qualche pilota.
Nel corso di un'intervista rilasciata a GrandPrix247, Ben Sulayem è infatti tornato a parlare del tema che lega i piloti alle lotte politiche e, al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, non ha lodato i pochi piloti impegnati in battaglie sociali: "Purtroppo, il motorismo tende a essere troppo politico. Lo statuto FIA prevede la neutralità su certi temi, ma credo che alcuni la vedano solo quando fa comodo" ha detto il presidente, prendendosela soprattutto con i veterani Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, i più impegnati in questo dibattito.
"Io sono più drastico, siamo qui per una sola ragione: lo sport - ha continuato Ben Sulayem - A Niki Lauda e Alain Prost interessava solo guidare. Ora Sebastian Vettel guida una bicicletta arcobaleno, Lewis Hamilton è appassionato di diritti umani e Lando Norris si occupa di salute mentale. Tutti hanno il diritto di avere le loro opinioni, certo. Ma dobbiamo decidere se sia corretto imporre in ogni momento i nostri pensieri in qualcosa legato allo sport".