A Misano il sole del primo weekend di giugno picchia forte, scaldando aria (27 gradi), asfalto (oltre 40 gradi) e spiriti. La SBK si prepara ad accendere il quinto round della stagione 2023; i maxischermi del circuito romagnolo inquadrano Pecco Bagnaia e Domizia Castagnini che addentano un sandwich, prima di soffermarsi su un Andrea Iannone in moto perpetuo lungo la griglia di partenza: The Maniac va a stringere la mano a Danilo Petrucci e, successivamente, ribadisce al microfono Sky di Sandro Donato Grosso di essere al lavoro per progettare un ritorno alle competizioni non appena avrà terminato di scontare la squalifica (dicembre 2023). La sorpresa, però, è soltanto una. Si tratta delle Panigale V4 R Aruba, ufficiali, di Alvaro Bautista e Michael Riben Rinaldi. Sono gialle. Totalmente gialle. Come la Ducati 748 con cui Paolo Casoli - detto "Gasolio" tra le vie del paddock - vinse il Mondiale Supersport nel 1997. È una livrea celebrativa della storia del marchio di Borgo Panigale, una colorazione che - con tutta probabilità - vedremo rivestire anche le Desmosedici di Bagnaia e Bastianini tra una settimana, al Mugello.
Per il resto, sull'asfalto del Marco Simoncelli World Circuit, le sorprese scarseggiano. Alvaro Bautista parte dalla prima posizione e lì resta per tutti i venti giri di Gara 1, seguito a distanza (quattro secondi) dal compagno di squadra Michael Rinaldi. Il campione in carica continua a sostenere un ritmo pressoché disumano, irraggiungibile per l'intera concorrenza. Alvaro, in terra romagnola, sigla così l'ottava vittoria consecutiva (è da Gara 2 di Mandalika che non scende dal gradino più alto del podio), la dodicesima su tredici nel 2023. In classifica, inutile dirlo, è primo, con 78 punti di vantaggio su Toprak Razgatlioglu. Il turco, scattato dalla seconda casella, fresco di firma con BMW, non può che arrendersi alla superiorità delle moto di casa: in partenza viene subito scavalcato da Rinaldi e, più che cercare di rimanere alla ruota dei ducatisti, è costretto a difendere il podio dalle ambizioni di un pimpante Danilo Petrucci.
Petrux è la nota lieta del sabato di Misano della SBK. "Ma come - direte - è caduto!". Sì, è vero; una chiusura di avantreno a cinque giri dalla bandiera a scacchi, all'ingresso della Quercia, ha tolto al ternano la possibilità di centrare la prima top 4 della sua esperienza in Superbike. I passi in avanti rispetto agli ultimi appuntamenti, però, sono notevoli. Il numero nove, dopo un venerdì vissuto costantemente al vertice, ha confermato il suo stato di forma nella Superpole della mattinata, dove ha staccato il baglietto per partire dalla quarta casella (miglior risultato in qualifica nel 2023 di Petrux). In Gara 1, fino alla scivolata, è rimasto a contatto con la R1 Toprak Razgatlioglu, senza mai abbandonare il sogno podio. Danilo, oltretutto, prima di ritrovarsi nel ghiaione, ha fatto selezione sull'altra Ducati satellite - la Motocorsa di Axel Bassani - staccandola di quasi cinque secondi. Petrucci che ieri, a margine di una FP2 decisamente incoraggiante, aveva avvisato: "Negli ultimi test al Mugello ho potuto migliorare la frenata e ora credo di avere più margine, riesco a giudare come voglio". Domani, quando l'asfalto di Misano diventerà definitivamente rovente per la Superpole Race e per Gara 2, Danilo Petrucci potrà raccogliere i frutti di un lavoro che, stando alle leggi del cronometro, ha imboccato la giusta direzione.