No, Valentino non smetterà. Quello che è successo ieri è stato il momento più pericoloso della sua carriera, come ha detto lui. Ma Valentino non è uno che mai smetterà per la paura. Perché la passione è troppo più forte e più forte sempre lo sarà. Altrimenti avrebbe già dovuto smettere da un pezzo.
Basta leggere le sue dichiarazioni per rendersene conto.
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Nella stessa intervista dove ha parlato dell’incidente sfiorato accenna a due temi importanti, che un approfondimento lo meritano. Uno: la prima reazione che ha avuto post shock è stata quella di chiamare la fidanzata e poi la madre. Il lato umano di Vale non smette mai di sorprendere e superare quello del pilota. Ha pensato subito agli affetti cari, alle sue donne, ed è bellissimo. Ma se anche questa frase può far pensare al ritiro o al desiderio di smetterla con le corse e i rischi per mettere su famiglia non lascia spazio a interpretazioni quello che ha detto in ambito moto.
Stuzzicato sull’essere stato il primo pilota Yamaha al riguardo ha risposto così a chi gli ha chiesto se i suoi risultati potevano convincere qualcuno a tenerlo nel team ufficiale: “A me dispiace andare via, ma non so se si possa cambiare idea. In Petronas sto cercando di mettere su una squadra tecnica al top. Però chissà, se vincessi domenica...”. No, Vale non smetterà. I piloti non ragionano come noi umani. Valentino Rossi men che meno.