Ralf Schumacher, durante un'intervista rilasciata in Germania, lancia una bomba sul mercato piloti della prossima stagione: Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi potrebbero lasciare la scuderia e, al loro posto, arriverebbero Nico Hulkenberg e suo nipote Mick.
Una notizia che, da sola, rappresenta quattro scoop per la Formula 1: il ritiro dell'amatissimo Kimi, il ritorno di Nico, il punto di domanda su Giovinazzi (andrà in Haas? avrà un sedile?) e l'arrivo in Formula 1 dell'erede di Michael.
Il giovane Schumacher si sta rivelando un pilota di talento, concreto e costante nella sua seconda stagione in Formula 2 - dove è arrivato dopo aver vinto la Formula 3 europea - ma la sua strada verso la vetta è ancora lunga. Bruciare le tappe per Mick potrebbe rivelarsi la scelta più sbagliata della sua carriera e - con un nome importante come il suo - un arrivo in Formula 1 al momento sbagliato sarebbe imperdonabile.
Mick, diversamente dal padre, è un ragazzo che ha bisogno di tempo per prendere confindenza con i cambiamenti: un atteggiamento un po' vecchia scuola che lo sfavorisce rispetto alle giovani leve della F1 di oggi - sempre più spesso popolata da bambini prodigio giovanissimi - e che lo costringe a tempi di attesa più lunghi.
Lando Norris, classe 1999 come Schumi Jr, sta correndo la sua seconda stagione con McLaren mentre il tedesco è ancora alle prese con la classe minore. Con un cognome importante come il suo però, ogni passo va calibrato, e spedirlo in un'Alfa Romeo per niente competitiva, tra gli squali della Formula 1, potrebbe rovinarlo per sempre.
La Ferrari Driver Academy, di cui ha fatto parte anche Charles Leclerc ai tempi della Formula 2, sta coltivando il talento del piccolo Schumacher insieme a quello di altri piloti ad oggi forse più pronti per il grande passo rispetto a Mick. Su tutti Robert Shwartzman, al momento in testa al mondiale, e compagno di squadra dello stesso Schumacher, quarto nella classifica della stagione in corso.
L'approdo in Formula 1 di Mick sarà sicuramente una delle scene più emozionanti che vedremo nei prossimi anni, soprattutto considerando che il ragazzo è profondamente legato alla dirigenza Ferrari e il suo arrivo nella classe Regina sarà legato alla Rossa.
Già oggi, per chiunque abbia vissuto gli anni d'oro della Formula 1 di Schumacher, vedere Mick esultare con le stesse movenze di papà Michael è qualcosa di impressionante. Così come lo è guardare mamma Corinna nel pubblico, dopo averla vista tifare per il marito; e dopo aver visto Mick - così fisicamente simile al padre - provare una Ferrari ai test del Bahrein.
Quella di Mick Schumacher in Alfa Romeo nel 2021 sarebbe quindi una bella storia da raccontare: un ragazzo giovanissimo che arriva nella scuderia satellite della Ferrari, per una gavetta che lo porterebbe poi a guidare quella monoposto iconica per sempre legata al ricordo del padre.
Sarebbe una bella storia ma siamo davvero sicuri che sia la scelta giusta per il piccolo Schumi? Lui che ha bisogno di tempo, lui che non si può permettere di saltare le tappe (come fece invece con successo Verstappen)?
Ma soprattutto: siamo davvero sicuri che Mick sia pronto a sopportare la pressione sel suo cognome e a fare i conti con quello che tutti pretenderanno da lui?