“Non ho feeling con la moto e le mie sensazioni non sono sempre positive. Quando ti trovi a vivere situazioni così è difficile parlare di mondiale, per questo non credo di essere il favorito” – Sarà la scaramanzia, sarà la voglia di essere della partita senza lasciarsi distrarre dall’ottimismo, sarà una atavica sfiducia verso se stesso, ma Andrea Dovizioso ha risposto così a chi, sulle pagine del giornale spagnolo AS, gli ha fatto notare come tutti indicassero proprio il suo nome per la vittoria del Mondiale 2020 di MotoGP. Un atteggiamento, quello del forlivese, che non è passato inosservato agli occhi di molti ducatisti, consapevoli che questo potrebbe essere l’anno buono dopo tre stagioni alle spalle del marziano Marc Marquez. Parole, quelle del Dovi, che probabilmente hanno lo scopo di predicare prudenza, ma che in questo momento di separazione tra lui e Ducati potrebbero piuttosto alimentare sfiducia. Perché ad una sua vittoria ci credono veramente in tanti, a cominciare proprio da Marc Marquez che nei giorni scorsi ha dichiarato di scommettere su Dovizioso e Fabio Quartararo dopo aver annunciato che per lui la stagione in corso sarà senza ambizioni.
“Se dovessi scommettere – ha detto l’otto volte campione del mondo, direi Andrea Dovizioso, che ha grande esperienza e che comunque negli ultimi anni è stato il mio principale antagonista, oppure Fabio Quartararo, perché ha l’entusiasmo dei giovani oltre ad un grandissimo talento. Se vincesse Dovi saremmo tutti contenti perché se lo merita”. Meno possibilità per Maverick Vinales e ancora meno per tutti gli altri, Valentino Rossi compreso. Una classifica dei favoriti, quella di Marc Marquez che è identica a quella dei bookmakers, che oggi danno Dovizioso e Quartararo una spanna avanti a tutti, seguiti proprio da Vinales, con le quotazioni diValentino Rossi che in questo caso, però, si sono notevolmente abbassate (quindi gli scommettitori hanno maggiore fiducia in Rossi) dopo le ultime prestazioni del nove volte campione del mondo e alla luce dei soli 25 punti dalla vetta del 46 alla vigilia di una doppia tappa nel circuito amico di Misano. Anche Carlos Checa, un altro che di motomondiale se ne intende, ha fatto sapere di non considerare affatto Valentino Rossi fuori dai giochi, pur ritenendo che il favorito per la vittoria, al netto delle suggestioni, è Andrea Dovizioso. Il ducatisti, per tutti, ha una grossa occasione e Ducati dovrà lavorare sodo per metterlo nelle condizioni di trovare il giusto feeling con la moto. Una posizione, questa, espressa anche da Giacomo Agostini, che di mondiali ne ha vinti quindici, e che in più di una occasione ha ribadito che questo potrebbe essere l’anno buono per riportare l’iride in Italia. Senza fare espressamente il nome di Dovi e della Ducati, quindi, ma lasciandolo pienamente intendere.
Chi ci ha girato ancora meno intorno è stato Carlo Pernat: “Dovizioso e Ducati devono concentrarsi sul presente, mettere da parte le ragioni della loro separazione e rendersi conto che questo è l’anno giusto. Quartararo non sembra pronto e le altre Yamaha le vedo troppo in difficoltà per gli ormai noti problemi della moto”. Anche a voler cercare, nell’ambiente non sono molti a scommettere su un nome diverso da quello del pilota di Forlì, nonostante le difficoltà mostrate in questo inizio di stagione e un feeling con la moto che non arriva. Allora, a non aver fiducia in Andrea Dovizioso ci ha pensato, paradossalmente, proprio Andrea Dovizioso, che parlando con AS si è detto molto preoccupato di una situazione di cui non riesce ad avere pieno controllo. Nello specifico, il rapporto con la sua Ducati 2020 e, soprattutto, con le gomme Michelin non è mai decollato, tanto da invitare tutti alla prudenza e voler restare con i piedi (un po’ troppo) per terra: “Non sono fiducioso perché non abbiamo la situazione sotto controllo per spingere forte su alcuni circuiti e in ogni gara ci sono anche molti alti e bassi. E’ chiaro che intendo mettercela tutta ed è vero che la situazione in campionato è buona, ma quando hai questa sensazione senti di non avere il controllo della situazione”.