Ci si poteva aspettare chiunque sulla griglia della 12h del Mugello meno che Fedez e invece con la tuta abbinata a quella dei piloti si è presentato in pole position, con gli occhiali da sole e il telefono incollato alla mano per immortalare ogni cosa davanti ai suoi occhi. Sulla bocca di tutti e, per certi versi, su quella di nessuno, Federico Lucia è forse nel momento più clou della sua vita, con il divorzio da Chiara Ferragni e il caso Muschio Selvaggio, il podcast che gli è stato tolto dopo la causa con Luis Sal, il suo ex socio. Lui però, d’altro canto, si consola con una gita in pista immerso nel motorsport e con una Ferrari nuova di zecca, ritirata proprio in questi giorni come si può notare dalle sue storie Instagram, aggiornate con tutti i dettagli della sua nuova fiamma. Sembra sempre più vicino quindi al mondo del motorsport, ormai una casa sicura per chi cerca il lusso e la moda, e intenzionato anche a rimanerci, visto l’impegno nello sponsorizzare una vettura per una stagione intera, o almeno così si ipotizza. Il trend di avvicinarsi a questo mondo da parte di personaggi famosi, influencer e così via è ormai chiaro, con il paddock colmo di figure in stile hollywoodiano ad ogni gara, e pare che quindi anche Fedez si sia agganciato al trenino. Ma lui con il motorsport cosa c’entra? Anche perché nel suo caso non si tratta solo di una visita sporadica alla Formula 1, ma un vero e proprio impegno con un team importante per la Ferrari.
L'amicizia con Leclerc
Tutto comincia in vacanza nel 2022, quando Federico Lucia e la sua famiglia in Sardegna conoscono Charles Leclerc. Una conversazione tira l’altra e finisce tutto con il monegasco ospite di Muschio Selvaggio, il podcast del rapper, dove è stato intervistato sui temi più accattivanti dell’essere un pilota di Formula 1 prima di scendere in pista con la vettura a tre posti per regalare un giro sul tracciato di Fiorano a Fedez e ai suoi collaboratori. Leclerc ha ricambiato l’ospitalità del milanese con dei pass per il Gran Premio d’Italia, insieme all’hospitality Ferrari e tutte le chicche del caso, per dare modo a Federico di scoprire il suo mondo da vicino. E, nonostante il livello di comprensione dell’ambiente non sia stato ai livelli massimi, pare che ne sia rimasto parecchio affascinato.
La gita al Mugello con BOEM
Da Monza al Mugello, Fedez è tornato in pista qualche giorno fa per godersi il fascino questa volta di una gara endurance, la 12h del Mugello, dove correva la vettura sponsorizzata da BOEM, la bibita co-fondata insieme a Leonardo Del Vecchio, in veste anche di pilota della Ferrari 296 di Kessel, il team che ha preparato la vettura. In griglia di partenza con la tuta da pilota, ricamata nei minimi dettagli identica a quella dei cinque piloti impegnati nelle dodici ore di gara, una chicca per gli appassionati del mondo a ruote coperte organizzata da 24H Series, si è concesso a video, foto e interviste per raccontare del suo progetto e di quanto fosse elettrizzato nel vedere la partenza di così tante vetture. È riuscito anche a convincere i commissari di gara a lasciargli sventolare la bandiera verde per la partenza, euforico come i bimbi sulla sua prima vera esperienza a stretto contatto con il motorsport. Una toccata e fuga sul circuito italiano, con il suo elicottero che è atterrato circa alle 11 di mattina per ripartire intorno alle 14, che però ha fatto parecchio discutere sia gli appassionati di motori che non in un periodo dove il 70% dei titoli dei giornali parla di lui.
Kessel: un nome, una garanzia nel mondo Ferrari
Per correre alla 12h del Mugello non è stata scelta una macchina a caso con il primo team disponibile, anzi: l’equipe di Fedez è scesa in pista con la nuovissima Ferrari 296 GT3, di cui gli esemplari stanno iniziando solo adesso ad arrivare sulle griglie dei campionati relativamente meno importanti - infatti lo scorso anno la nuova bestia del Cavallino Rampante era presente solo sulle griglie del GT World Challenge e dell’IMSA, due dei campionati principali per le gare a ruote coperte. Il team che si è preso cura del progetto inoltre è stato quello di Ronnie Kessel, l’omonimo Kessel Racing, una delle squadre più celebri che vanta una storia estremamente prestigiosa con Ferrari sia in pista che in strada. Infatti il Gruppo Kessel fu fondato negli anni settanta da Loris Kessel, pilota di Formula 1 con Brabham e della 24 Ore di Le Mans in alcune occasioni, e dal 2000 è impegnato anche in pista, con la sezione Racing che dal momento in cui si è attivata non ha mai smesso di vincere.
Si tratta di uno dei team principali per chi vuole mettersi in gioco con una Ferrari e ad oggi è impegnato nei campionati di punta del Cavallino, basta pensare che fino alla scorsa stagione affiancava AF Corse nel WEC, il mondiale endurance, e che quest’anno, vista la riduzione di entries per marchio nel campionato, preparerà una delle vetture di riserva della 24h di Le Mans. Per non parlare del grande impegno nel Ferrari Challenge, il campionato monomarca di Maranello, e per strada, con alcuni dei programmi più accattivanti per i clienti della rossa. Insomma, si può tranquillamente dire che non è una squadra con cui può correre chiunque e che il prestigio è elevato.
Se si cerca quindi la connessione tra Fedez e il motorsport, si può trovare in Leonardo Maria Del Vecchio, manager erede di Luxottica e imprenditore a 360 gradi, che nel tempo libero fa il pilota. Infatti, già negli scorsi anni il ventottenne aveva preso parte alla 12h del Mugello insieme a Kessel, con cui in questa edizione è riuscito anche a tagliare il traguardo in prima posizione, dopo una gara dominata insieme ai suoi compagni di squadra, piloti professionisti e amatori ma comunque col piede decisamente pesante. Insieme a Fedez, e ad altri celebri personaggi tra cui Lazza e Camillo Bernabei, ha fondato BOEM, l’hard seltzer che ha spopolato da quando è sul mercato e che gli ha permesso di colorare la 296 GT3 come le lattine della bibita. Dagli affari alla pista, visto anche Marco Talarico al volante della vettura e socio di Del Vecchio, il Mugello ha dato vita a una collaborazione a 360 gradi.
Ok, ma quindi cosa c’entra Fedez con il motorsport?
La domanda sorge spontanea, visto anche il recente acquisto della Ferrari Roma Spider, “la prima consegnata in Italia” come ha spiegato sulle sue storie Instagram, e l’interesse sempre più attivo verso il mondo dei motori. Non si sa ancora se la vettura di BOEM e Kessel tornerà in pista nel resto della stagione ed eventualmente in quale campionato, o se insieme ai suoi soci Fedez deciderà di sponsorizzare qualcun altro, magari tra i giovani piloti italiani che nelle ruote coperte si fanno sentire o qualche professionista che potrebbe portare il brand ad un pubblico ancora più grande. Ciò che è certo è che sarebbe una mossa di immagine perfetta per il rapper, che nel momento della bufera troverebbe il suo spazio in un mercato che è in continua crescita esponenziale sia dal punto di vista economico, che mediatico, che reputazionale. E per il milanese rifarsi la reputazione è forse l’obiettivo principale di questo periodo.
Tanti apprezzano, tanti disprezzano questo avvicinamento, fatto sta che il connubio BOEM e Kessel al Mugello è stato vincente e che i nomi che ci sono dietro la dicono già lunga su quanto questa linea positiva possa andare avanti. Il mondo del motorsport, e soprattutto quello della Formula 1, è quello più appetibile in questo momento per la maggior parte dei curiosi, vista la popolarità che prende sempre più piede, e chi sarebbe Fedez per non cavalcare questa onda. E poi, come dicevano in griglia al Mugello, chissà che non ci vedremo direttamente lui al volante.