In questo weekend pieno di emozioni la prima domanda non poteva che essere una sola e cioè come sta vivendo l’ultima gara in moto del figlio mamma Stefania: “Un cambio di abitudini che muove cose intime. Mi spiace di non essere a Valencia, non me la sono sentita, troppa emozione perché un figlio resta un figlio. Ormai Valentino porta i segni della sua età nel viso, ma il mio istinto è rimasto quello di una mamma. Mi trattengo perché è adulto, anche se adulto non riesco ancora a vederlo.”
Per non parlare di quando ha saputo che avrebbe smesso: “Ricordo perfettamente il momento, avevamo appena finito di pranzare, a casa. Mi ha guardata e ha detto ‘Domani annuncio che smetto’ sono rimasta senza parole, anche se avevo una risposta pronta. Ho solo detto: 'Ah'. Nient’altro. Me l’aspettavo, era un’idea che viveva dentro di lui.”
Quando le si chiede invece cosa le venga in mente ripensando a tutti questi anni risponde: “Il momento in cui mi accorsi che Valentino era diventato un campione. Fu quando vinse il titolo nel 2001, ero presente, in Australia. Sin lì, ero convinta si trattasse di una cosa meno importante, ma sì, la velocità, le corse… succede a tanti ragazzi. Invece, vederlo da vicino, in gara, fu una rivelazione. Pensai, per la prima volta: mamma mia Valentino com’è bravo.”
La passione per le moto però è sempre stata di famiglia: “Il suo babbo correva, vivevamo in pista tutte le domeniche. Quando è arrivato, si è adattato senza un capriccio. È stato un bravo bambino”. Una cosa però la fece arrabbiare, la pagella di terza media: “Certo. Ma come, uno come Valentino, brillante, entusiasta pronto in tutto, mi prende sufficiente? Non si era applicato un granchè”.
Parlando invece delle abitazioni, le case di Valentino e sua madre sono collegate da porta: “Dalla mia parte è sempre aperta. Penso sia aperta anche la serratura di Valentino. Non sono una ficcanaso, uso il passaggio solo quando è necessario, ma sapere che quella porta esiste mi fa molto piacere.” E quanto la separazione da suo padre ferì Valentino? “Riuscì a superarla. Comprese che può capitare. A proposito di porte, tra noi non ci sono mai state, mai fissato quelle regole da genitori separati, un weekend qui, un altro là. E il Natale lo trascorriamo insieme da sempre.”
Ma con due figli piloti, prima Valentino e poi Luca Marini è possibile riuscire a controllare l’istinto materno? “Eh non proprio. Vedendoli correre entrambi, la tensione è aumentata. Però la fiducia alla fine prevale sempre, lascio spazio ai pensieri positivi.”
Lo stesso Valentino riesce sempre a rimanere obiettivo, anche nei giorni cupi: “E' talmente razionale da trovare una soluzione di fronte ad ogni nodo. Riflette, pensa a cosa fare. Ha imparato a guardarsi dentro. Ragiona, chiede consiglio e poi decide. E non sbaglia. Penso sia una persona capace di prepararsi per essere pronto ad affrontare ciò che ha di fronte.”
Per poi parlare del dolore lasciato dalla morte di Marco Simoncelli: “E' un tema difficile, un fatto tragico. Credo che una cosa così grave non fosse mai comparsa nei suoi pensieri. Marco, ciò che accadde…sono immagini e sentimenti chiusi nel cuore. Qualcosa che, a differenza di un problema, non può risolvere. Penso che Valentino sia stato costretto ad accettarlo e a tenerlo dentro di sé.”
Su cosa rende invece Francesca Sofia Novello la donna giusta per Vale, non ha dubbi: “Ha un carattere simile a quello di Valentino. Quando si tratta di essere precisi, seri, accurati, lei c’è. Quando è il momento di giocare, di assecondare una serenità, lei c’è.”
Infine le viene domandato come sarà secondo lei Valentino come padre: “Se lo confronto con mio padre o con il suo, lo immagino più attento. Sogno questa bambina in arrivo, sento che avrà un bellissimo rapporto con il suo babbo. Pronto ad adeguarsi a ciò che una figlia porterà nella sua vita.”