Durante il weekend di gara a Melbourne la Formula 1 non è stata la protagonista assoluta. Infatti, in pista è scesa anche la Supercars, che ha regalato attimi di vera paura a tutti i tifosi. Fortunatamente, per il pilota protagonista del tragico episodio non ci sono state gravi conseguenze: sul circuito dell’Albert Park sono andate in scena le fiamme. La Ford Mustang di James Courtney ha preso fuoco nella parte anteriore sinistra. Con grande abilità è riuscito a mantenere quella freddezza mentale essenziale in momenti come questi, rientrando subito ai box permettendo ai suoi meccanici di spegnere le fiamme. Non si tratta di un episodio isolato, infatti la Mustang di Courtney ha preso fuoco due giorni dopo che un altro incendio si era sviluppato sulla vettura di Percat, per via di un guasto a un componente elettrico. Courtney ha commentato così l’accaduto: “Probabilmente è stato simile a quello che è successo a Nick Percat. Sembra che sia nello stesso punto. Non è una bella cosa”.
Courtney ha abbandonato l’abitacolo appena ha fermato la macchina: “Ho visto le fiamme e ho detto ai ragazzi che potevo sentire l'odore di qualcosa che bruciava dall'angolo anteriore sinistro. Poi ho visto anche le fiamme e a quel punto ho solamente provato ad arrivare ai box. Sapevo perfettamente che erano pronti con tutti gli strumenti anti incendio per cercare di salvare la macchina e permettermi di scendere". Secondo i commissari la causa di questi incendi potrebbe essere la procedura di partenza, secondo cui le vetture si posizionano in griglia per una ‘standing start’, diversamente da quanto succede in altre categorie a ruote coperte.