Per capire la passione di Valentino Rossi verso le moto, probabilmente, basta riportare lo scambio di battute accaduto in queste ore dopo la nascita della sua primogenita. In particolare quando lo ha chiamato Francesco Bagnaia, che nel raccontare l’episodio ai giornalisti è ancora stupito: “Mi sono messo a ridere perché io gli ho fatto gli auguri per Giulietta, e lui mi ha risposto chiedendomi perché ero caduto alla curva 6, che cosa fosse successo”. Capito? Valentino, nonostante la gioia immensa per la nuova arrivata in casa Rossi, un secondo dopo si è informato su un aspetto tecnico di una caduta in pista. Ma questo non toglie nulla al Valentino papà, che infatti sui social ci ha tenuto a esprimere tutto il suo entusiasmo e quello della compagna, Francesca Sofia Novello: “Mamma e Babbo, sono al settimo cielo! Benvenuta Giulietta Rossi”. Aggiunge però qualcosa al Valentino fenomeno delle due ruote, che nonostante il ritiro e la nascita della figlia non riesce a smettere di pensare alle moto.
Nel frattempo, in tanti hanno espresso i loro auguri per l’arrivo di Giulietta. La prima è nonna Stefania e per un motivo ben preciso: “Dopo due maschi... volevo una femmina”. Così come Dovizioso: "Mi fa più effetto questa notizia che il suo ritiro, fino a pochi mesi fa chi ci pensava?". La piccola è nata alle 4 del mattino all’ospedale di Urbino, lo stesso dove sono nati Valentino e il fratello Luca Marini. Giulietta pesa 3,050 chilogrammi di salute e il nome è stato il primo che i due hanno scelto, ispirandosi alla santa del 16 febbraio, giorno del compleanno di Rossi: santa Giuliana di Nicomedia. Molto felice anche nonno Graziano che ha detto: "Si è fatta un po’ desiderare, come si conviene a una ragazzina di buone qualità. Come mi sento? Come prima, solo un po’ più contento che sia andato tutto bene". Ugualmente felice il fratello di Vale, Luca Marini, impegnato nelle prime prove libere del Qatar: "Forse è stata la peggior giornata della mia carriera, tra problemi e una caduta in FP2 che alla fine non mi ha fatto capire nulla. Quando ho saputo che era nata gli ho scritto e lui mi ha mandato una foto. In una giornata così negativa, una bella notizia... rosa". A lui si sono aggiunti i ragazzi della VR46 Academy: "Io ho pure il nome giusto, anche per fare il nonno - ha detto Franco Morbidelli – e direi che zio Franco ci sta proprio bene". C’è poi chi si sente un po’ un nonno aggiunto, come Carlo Pernat, che da direttore sportivo dell’Aprilia fece firmare il primo contratto da professionista a Rossi per debuttare in 125: "L’ho visto iniziare a correre e ora diventare papà, mi sembra di essere diventato il nonno. Ha anche scelto il nome giusto, perché Giulietta è comunque un nome che fa pensare allo sport. Adesso comincia un’altra vita, da papà e da pilota di auto, e noi lo vedremo sempre di meno alle gare". E non è mancato neppure Giacomo Agostini: "Sono molto felice per lui, come me, anche lui ha smesso di correre e fatto un bambino. Lo trovo giusto così, io correndo non volevo avere la responsabilità di partire per le gare lasciando a casa dei piccoli senza sapere se sarei ritornato. Ha fatto bene".