Il talento di Pedro Acosta è enorme, unico. Se Pecco Bagnaia è il ‘continuo’ di Valentino Rossi, lo spagnolo sembra proprio destinato a raccogliere l’eredità di Marc Marquez. Non solo per il suo stile aggressivo, ma anche per quanto visto in pista. In questa stagione è stato letteralmente dominante e solo una serie di stop lo ha hanno portato a giocarsi il Mondiale a Portimao. Il pilota KTM è stato inoltre il primo nella storia del Motomondiale a essersi laureato campione del mondo della entry class, la Moto3, nella stagione d’esordio. Nonostante tutti gli occhi siano puntati su di lui, il 17enne ha giurato amore alla KTM: “È una casa costruttrice che ha creduto tantissimo in me, e lo stesso discorso vale per lo sponsor Red Bull. Ora devo ricompensarli, spero di stare con loro per molto tempo”, ha dichiarato il pilota del team Ajo intervistato dall’emittente DAZN.
Una fiducia sicuramente ricambiata. La casa di Mattighofen infatti aveva proposto a Pedro Acosta il doppio salto con la promozione diretta in MotoGP. Lo spagnolo non si è sentito di fare questo grande passo: “Nel 2022 avrò 18 anni, credo di avere ancora tempo per misurarmi in classe regina. Per me è importante non bruciare le tappe e accumulare esperienza in Moto2. Mio nonno pensa già alla MotoGP, ma ora devo concentrarmi sulla Moto2”. Una scelta saggia, anche perché Pedro Acosta è ancora in piena adolescenza e il suo corpo sta cambiando rapidamente: “Tra la primavera e l’estate sono cresciuto di 5 centimetri e a questi livelli tutto ha un peso. Non ho voluto rimarcare questo aspetto perché non volevo che suonasse come una scusa se non avessi vinto il titolo mondiale, ma ora che ce l’ho fatta posso dirlo, mi faceva male la schiena”.