Pedro Acosta potrebbe essere il nuovo Marc Marquez, forse anche qualcosa di più. Lo scriviamo sui giornali e lo dicono gli appassionati, ma lui smentisce categoricamente perché sa che basta un attimo a spegnere il sogno. Durante la consegna di un premio della RFME (La FIM spagnola) Acosta ha parlato a lungo e l’ha fatto alla sua maniera. Quando il quotidiano madrileno AS gli chiede se si sente il nuovo pupillo della KTM, lui risponde secco: “No, non sono un gioiello, sono solo un altro pilota. Sono contento perché si sono fidati quando non avevo niente e ora abbiamo un buon programma, con due anni in Moto2, vediamo se potremo continuare così in futuro”.
Lo stesso quando gli viene chiesto se sarà in grado di ripetere quanto fatto lo scorso anno, vincendo un titolo da esordiente nel motomondiale: “Vedremo - risponde secco il diciassettenne - Non ho ancora iniziato. Questa settimana c'è un test e presto arriverà il Qatar, lì potremo trarre le prime conclusioni. Che obiettivo ho in mente? Imparare. Risultati? Noi non pensiamo ai risultati ”.
Acosta ragiona a mente fredda anche quando gli chiedono se la Moto2 sarà più adatta al suo fisico: “Un po’ è vero, alla fine. Dovrò bruciare le tappe e abituarmi alla moto. Per evolvermi come ho fatto l'anno scorso devo ancora crescere un po' di più, ho ancora un po' un fisico da bambino. Per ora correrò lì due anni. Spero di andare con calma e di imparare bene prima della MotoGP, che sarà la cosa più importante”.
Per la gente di Murcia, la città del giovane spagnolo, il titolo ha avuto il suo effetto: “È stato come il boom che ha scatenato Fernando Alonso con la Formula 1. Non avevo visto così tante persone a Murcia guardare le moto nei bar. È stato un boom molto grande. Tu però non puoi mai crederci. Se credi di essere un fuoriclasse smetti di lavorare e ti rilassi. Devi continuare a lavorare come hai fatto dal primo giorno, come quando ho perso la prima moto”.
La pressione di chi viene continuamente additato come predestinato però non manca, tanto da avergli provocato uno svenimento in un incontro con la stampa. Quando gli viene chiesto se si è ripreso, lui sorride e chiede al giornalista se gli piace punzecchiare i piloti. Poi però torna serio “Mi è successo un paio di volte, è stato un altro brutto spavento”.
Ad ogni modo, racconta, ha tenuto d’occhio i test della MotoGP, a partire dallo stato di forma di Marc Marquez: “Ha chiarito a tutti che ormai è tornato. Sono stato attento, ho guardato con attenzione a KTM e mi sembra di poter dire che si sono evoluti un bel po’. Non posso indicare un favorito, sono i migliori piloti al mondo, ma spero che KTM possa regalare qualche sorpresa”.
Infine, quando gli chiedono chi sono i suoi favoriti in Moto 2 e Moto3, Acosta non ha grossi dubbi: “In Moto3 Foggia è andato molto forte l'anno scorso, ma vedo anche Jaume Masiá molto concentrato e penso che questo potrebbe essere il suo anno. In Moto2 Canet è stato molto forte a novembre e ci sono molti piloti con esperienza. È una categoria difficile. Augusto Fernández, con cui condivido il box, mi sta aiutando ad imparare abbastanza velocemente. Penso che lui sarà davanti".