Tornato in pista per i test di Sepang dedicati ai debuttanti e ai collaudatori della MotoGP, Dani Pedrosa ha sorpreso tutti per la sua velocità. In sella alla KTM, lo spagnolo è stato tuttavia protagonista di un piccolo mistero, in quanto non presente nella classifica ufficiale dei tempi. A spiegarne il motivo il team manager Francesco Guidotti.
“Non ha voluto girare con il trasponder”, ha svelato a Speedweek il dirigente toscano, assicurando tutti sul passo tenuto dal #26. A quanto pare infatti, il crono firmato nell’ultima giornata dal pilota di Sabadell sarebbe stato 1’59”4, ovvero tra il terzo o il quarto posto assoluto.
Assente dalle corse dal GP di Stiria dello scorso anno, disputato da wildcard e concluso in decima piazza, Daniel avrebbe già dato una mano importante ai due rookie Raul Fernandez e Remy Gardner, freschi di promozione dalla Moto2.
“In questo shakedown abbiamo fatto un lavoro incredibile e siamo progressivamente migliorati. La moto è valida e i consigli di Pedrosa mi sono stati di grande aiuto”, ha dichiarato Fernandez, rookie of the year 2021 in Moto2. “Lavorare con lui è un sogno. Non dimenticherò il giorno in cui lo vidi vincere ad Jerez. Ogni qualvolta ho un problema mi affido ai suoi suggerimenti e i progressi sono evidenti”.
E in effetti in Malesia il ritmo del 21enne si è via via rafforzato. Dal 2’00”898 di lunedì, è passato all’1’59”468 di mercoledì dopo aver completato un totale di 150 tornate.
“Il primo giorno non sapevo nemmeno le traiettorie”, ha confidato. “Ero completamente perso. Quando non conosci né la moto, né il circuito è ancora peggio”. Non tutto comunque è filato liscio. Nella seconda giornata una scivolata ha rallentato il programma. “E’ stata una caduta abbastanza stupida, per fortuna senza conseguenze”, ha raccontato.
Infine, facendo un confronto con la vecchia categoria, Fernandez ha considerato: “Lì le gare sono piuttosto intense, in più le moto non hanno elettronica. In MotoGP, al contrario, è tutto più curato e le squadre vantano uno staff più ampio. Ho dovuto modificare il mio modo di allenarmi. Mi sento forte, ma adesso sono pieno di vesciche alle mani”.