Pensi a Valentino Rossi in sala parto e ti viene da sorridere. Te lo immagini che guarda attento, ascoltando le indicazioni dell’ostetrica mentre gioca con l’orecchino, serio e sereno come quando i giornalisti lo bombardano di domande. Oppure no, è immobile e spera che finisca presto per tornare a fare cose di cui ha il controllo, cose meno delicate. Magari invece finisce a ridere, si commuove, o ancora si mette in posa per un selfie con Francesca. Perché tutto può essere, mica lo impari. Mica lo decidi tu come andrà quel momento, al punto che che a distanza di qualche anno ti ritrovi a credere che forse la magia, il bello, è proprio quella roba lì.
Valentino ha raccontato che i test con Audi (previsti per il 14 febbraio) sono a rischio perché la bambina sembra in dirittura d'arrivo. Il 14 che è San Valentino quindi, ma potrebbe anche essere il 16 che è il compleanno di Vale. Pensa a Francesca, ha scritto qualcuno nella chat di redazione, che gli ha preparato con nove mesi d’anticipo un regalo così: donna lungimirante, precisa come il cronometro. Ma se è vero che potrebbe nascere nel giorno del padre è altrettanto vero che potrebbe farlo il giorno dopo, quando a festeggiare il suo compleanno sarà Marc Marquez.
Vasco, che all’altro Rossi piace da sempre, cantava Che Ironia, ma anche T’immagini: e allora t’immagini che ironia se la figlia di Vale nasce lo stesso giorno di Marc? Ci puoi fare una canzone, ci puoi scrivere sopra per mesi. Ci si farebbe una risata tutti assieme, Rossi e Marquez compresi, perché - come dicono nei blockbuster americani - la vita ha il suo senso del'uomorismo. E il messaggio sarebbe più o meno questo: “sono uguale a te, ma sono qui per prendere il tuo posto!”. Con più dolcezza di sicuro, ma con la stessa prorompenza di quell’altro. A Valentino ne verrebbe fuori un promemoria micidiale, ovvero che i figli, bene o male, fanno quello che vogliono. E che conviene riderci sù.