Un incidente spaventoso concluso fortunatamente senza conseguenze quello in cui è rimasto coinvolto George Russell nel corso dell'ultimo giro del Gran Premio di Melbourne. Un incidente apparso da subito molto strano, avvenuto mentre il pilota della Mercedes, alle spalle dell'Aston Martin di Fernando Alonso, tentava il sorpasso sullo spagbolo ormai da alcuni giri. Dopo attimi di paura - in cui Russell ha anche chiesto bandiera rossa in pista perché la sua monoposto si trovava, completamente distrutta e con il pilota ancora all'interno, al centro del tracciato e rischiava di venire colpita dalle altre vetture ancora in gara - il pilota britannico è uscito indenne dall'incidente ma ha subito accusato lo spagnolo Fernando Alonso: "Sono rimasto davvero sorpreso da Fernando. Ero a mezzo secondo da lui e mi ha fatto break testing. Credo che abbia avuto un problema o qualcosa del genere o che abbia detto di averlo. Non mi aspettavo una cosa del genere e ho perso il posteriore, sono andato largo e poi sono finito a muro. È deludente finire così".
Il "break testing" in Formula 1 è una manovra molto pericolosa effettuata da un pilota che si trova davanti da un avversario e che rischia di essere sorpassato dal medesimo, una frenata improvvisa effettuata deliberatamente per costringere chi segue a fare un bloccaggio a sua volta, rischiando altrimenti il tamponamento. Dopo un'attenta analisi da parte degli uomini della FIA la versione di Russell è stata confermata e Fernando Alonso è stato sanzionato per break testing: per lui 20 secondi di penalità da scontare sul risultato di gara, con la relativa retrocessione all'ottavo posto, facendo avanzare così Lance Stroll e Yuki Tsunoda in sesta e settima posizione. Non è finita qui però per lo spagnolo perché la FIA ha deciso di togliere al pilota anche tre punti sulla sua licenza, a causa del pericoloso incidente di cui è stato ritenuto responsabile.