Carlos Sainz ce l'ha fatta. Arrivato in Australia mettendo le mani avanti e spiegando di non essere ancora al meglio delle sue condizioni fisiche, dopo aver subito un'operazione d'urgenza per appendicite solo due settimane fa in Arabia Saudita, lo spagnolo non ha mollato nulla. A Melbourne ha così passato il test medico della FIA di giovedì e ha rodato i primi giri in pista nelle sessioni di prove libere, tranquillizzando tutti e spiegando che avrebbe "alzato la mano" e si sarebbe fermato in caso di evidenti difficoltà fisiche. Sabato ha sorpreso appassionati e addetti ai lavori conquistando la prima fila in qualifica alle spalle di Max Verstappen in una sessione pressoché perfetta che lo ha portato a partire, nella giornata di domenica, al fianco del campione del mondo in carica. "Domani sarà più dura" aveva detto lo spagnolo al termine delle qualifiche, spiegando di non aver dolori addominali ma di non essere comunque al 100%, il tutto evidenziato dalle immagini di Sainz trasportato con la golf car al termine della sessione.
In gara poi, l'imprevedibile: un problema ai freni ha costretto Max Verstappen al ritiro, con lo spagnolo che è riuscito a mantenere la prima posizione in una gara di costanza e velocità, fino alla bandiera a scacchi che lo ha visto trionfare. Sceso dalla monoposto da vincitore Carlos ha mostrato qualche difficoltà, ammettendo di essere "sfinito" ma di aver potuto gestire la gara in solitaria, così da mantenere le energie necessarie per arrivare al termine del Gran Premio. Lo spagnolo è sceso dalla monoposto lentamente, usando tutte le precauzioni necessarie per non farsi male, e mostrandosi sicuramente più rallentato rispetto ai colleghi in questa fase d'uscita, così come nei movimenti che lo hanno portato sul podio per i festeggiamenti. "Sono un po' rigido" ha spiegato, tranquillizzando però tutti i tifosi: poco dolore per lui, che userà queste settimane per riprendersi completamente e tornare in pista, a Suzuka, più in forma che mai.