Gli occhi del pubblico saranno puntati tutti su di lui. Lo sarebbero stati anche se, per cognome, non si fosse chiamato Schumacher. Perché il campione del mondo di Formula 2 in carica è sempre il rookie più atteso, quello su cui tutti puntano qualcosa. Ma per Mick Schumacher la pressione sarà doppia, perché lui in pista porta sempre un pezzo di papà Michael.
Non si nasconde, non lascia nell'ombra il ricordo del Kaiser, ma esalta il ruolo fondamentale che l'insegnamento del padre ha avuto sulla sua crescita, come persona e come pilota. E lo onora, in tanti modi, anche nel numero scelto per correre in Formula 1.
Il suo numero sarebbe il 4 "è il mio preferito, posso trovarmi in tutto ciò che rappresenta: responsabilità, curiosità, determinazione" ma in F1 il 4 è già stato assegnato a Lando Norris. C'è poi il 7 "il numero di papà, e quello del numero di mondiali vinti" anche questo già assegnato, a Kimi Raikkonen.
Mick li ha uniti, dando vita al 47, il numero usato per la prima volta sulla Ferrari del 2018, provata a Fiorano. In quella occasione i tifosi avevano speculato sul significato del numero, immaginando che significcasse 4 Michael, per Michael. In onore del padre.
Un'immagine che Mick ha trovato rappresentativa: "Hanno letto il numero come se fosse un messaggio, ho trovato la loro spiegazione davvero bella e sono felice di riprenderla".
Il 47 è poi dispari, come piaceva al Kaiser, che ha sempre avuto un'attenzione particolare alla scelta dei numeri fortunati. E, ultimo dettaglio che sembra aver convinto il giovane rampollo a scegliere il 47, dentro a questa cifra c'è l'intera famiglia Schumacher: "Se si sommano tutti i compleanni della mia famiglia, si ottiene 47. Quindi era abbastanza chiaro che sarebbe stato quello il numero".