Il commentatore di Sky Sport F1 Davide Valsecchi e l'ex pilota Marco Melandri, nel corso dell'ultima puntata di "Chiacchiere da Box", il consueto appuntamento settimanale dei due live su Instagram, hanno sviscerato i temi più caldi che ruotano intorno al tanto discusso finale di questo mondiale di Formula 1, concluso ad Abu Dhabi lo scorso weekend.
Tra la sportività dimostrata da Lewis Hamilton e il ruolo decisivo giocato dalla FIA i due hanno raccontato retroscena e dettagli fondamentali per capire meglio quanto visto a Yas Marina, dove Max Verstappen è riuscito ad ottenere il suo primo titolo da campione del mondo all'ultimo giro dell'ultima gara dopo 21 appuntamenti testa e testa con il sette volte iridato Lewis Hamilton.
A giocare un ruolo fondamentale nella gara di Max, baciato dalla fortuna dopo l'entrata in pista della safety car a cinque giri dalla fine, è stato il compagno di squadra Sergio Perez, che lo stesso Verstappen via team radio ha definito "una leggenda".
Il messicano infatti ha sacrificato la sua gara e quindi una strategia che lo avrebbe potuto portare sul podio per tentare di bloccare l'avanzata di Hamilton e permettere a Max di riavvicinarsi al britannico, provando un sorpasso o comunque restando il più possibile attaccato a Hamilton sperando poi in un colpo di scena, come l'entrata in pista della safety car vista nel finale di gara.
La difesa di Perez si è dimostrata più forte di quanto tutti si sarebbero aspettati, considerando la velocità Mercedes ad Abu Dhabi e le condizioni delle gomme del messicano, molto più usurate rispetto a quelle di Hamilton in quella fase della gara.
Come ha fatto quindi Perez a difendere in quel modo? E come è riuscito per tutta la gara a mantenere il passo di Verstappen, quando i due per tutto l'anno ci hanno abituati a ritmi molto diversi?
Lo spiega proprio Davide Valsecchi nel corso della diretta Instagram: "Trovo il preparatore dopo la gara e gli chiedo del ritiro di Perez, pensando fosse un problema al motore, e mi dice: 'Motore perfetto. Era il piano di inizio gara'. Sapete che cosa vuol dire? Io parlo sempre con il condizionale perché non voglio che poi ci rompano ma se il piano di inizio gara è aiutare il compagno di squadra con le strategie e poi non arrivare alla fine della propria gara significa che questo permette alla scuderia di non mettere il peso sulla macchina".
Valsecchi continua spiegando quella che potrebbe essersi rivelata una scelta strategia decisiva per la Red Bull: "Non mettere il peso corretto alla monoposto significa permettere al pilota di volare quattro o cinque decimi al giro più veloce e di correre con lo stesso passo degli altri".
Una condizione della monoposto di Perez che sarebbe risultata da squalifica nei controlli del peso della monoposto a fine gara ma che, ritirando la vettura a pochi giri dalla fine del GP, non ha subito le stesse procedure FIA. La Red Bull ha comunque ottenuto uno zero dal messicano, in ugual misura da una squalifica o da un ritiro, ma ha così salvato l'immagine altrimenti compromessa da una sanzione della Federazione.