È possibile, oggi, essere l’anti Sinner? C’è qualcuno in grado di eguagliare le sue performance e i suoi numeri? Il problema è di Sasha Zverez, Daniil Medvedev e Carlos Alcaraz, gli avversari che devono blindare la semifinale delle Nitto Atp Finals. Se Zverev è uno degli ultimi ad avere un record positivo con Jannik, Medvedev da Pechino 2023 ha collezionato sette sconfitte con lui in un solo anno. Poi c’è Alcaraz, che dopo l’intossicazione alimentare che aveva preoccupato tutti, si è trovato a combattere con il raffreddore. Jannik, invece, dopo aver fatto tutti gli accertamente del caso al J Medical di Torino, sembra essere al momento il più competitivo. Il problema, però, non riguarda tanto la forma fisica, quanto, piuttosto un problema legato alle palline da tennis, che rischiano di creare danni ai tennisti. Sembra, infatti, che siano troppo molli, diverse da un torneo all’altro e addirittura low-cost. A denunciarlo sono Zverev, poi lo ha ripetuto Medvedev, e ne aveva parlato anche Kyrgios. È una problematica che sta mettendo in difficoltà gli atleti che hanno paura, così, di farsi male. Una battaglia che nessuno di loro vuole lasciar andare.
A parlarne proprio da Torino è Zverev: “Ho fatto un po' di ricerche e ho chiesto informazioni alle aziende che le producono. Dall'epoca della pandemia sono peggiorate, sono diventate molto più lente. Ecco perché molti giocatori ora hanno problemi al gomito e molti altri hanno problemi al polso. Il motivo è che le aziende che le producono hanno cercato di tagliare i costi e ora stanno usando un materiale di gomma diverso che rende le palline da tennis tra il 30% e il 60% più lente in media rispetto a prima del Covid”. Non è l'unica denuncia nel mondo del tennis però. L'ultima arriva dalla Spagna e no, non è Carlos Alcaraz a parlare, ma il volto femminile del tennis spagnolo Paula Badosa che, in un’intervista a Movistar+, sottolinea l’incidenza delle mestruazioni sulle proprie prestazioni sportive: “Il ciclo è uno schifo per le tenniste. Io e il mio staff teniamo conto di quando arriva, incide sul mio corpo e sul mio umore. Mi influenza tanto”. Ma non solo, anche i ritmi e la tenuta fisica la preoccupano e hanno addirittura fatto pensare alla campionessa di smettere: “Ci sono stati momenti nel corso di questo 2024 in cui ho pensato di non continuare a giocare a causa dei miei infortuni. Una volta dissi a Stefanos (Tsitsipas ndr) che mi volevo arrendere ma lui mi disse, con occhi da pazzo, che presto sarei tornata in top ten. Mi è dispiaciuto molto non essere andata all’Olimpiade, ma la mia carriera e i punti del ranking hanno la precedenza. I Giochi Olimpici non danno punti e ho dovuto guardare a me stessa”.