Associare il nome di Jannik Sinner a quello del J Medical, il centro sportivo ultra-specialistico della Juventus, non è mai un bel ricordo per tutti gli appassionati di tennis ma soprattutto per i tifosi dell'azzurro. Era proprio li che il tennista altoatesino si era recato per curare il problema all'anca insorto circa un anno fa, ma a distanza di tempo lo abbiamo visto nuovamente solcare l'ingresso della medesima struttura. Come mai? Con le Nitto Atp Finals alle porte, Sinner è già arrivato domenica in quel di Torino, prima di tutti per provare a prepararsi al meglio a un torneo a cui tiene tantissimo. Dopo le polemiche in seguito alla sua assenza all'ultimo Master Mille dell'anno, ovvero quello di Parigi Bercy, ha davanti a sé due appuntamenti fondamentali: Torino e poi le Finals di Coppa Davis che si giocheranno a Malaga il 16 e 17 novembre. Finals per le quali Volandri sembra aver, alla fine, scelto Matteo Berrettini come parte integrante del team azzurro. Ma, tornando a Sinner, era solo un controllo? O accertamenti più seri?
Sembra che lunedì il giocatore si sia presentato alle 9 del mattino insieme ad alcuni componenti del proprio staff per una serie di visite che potessero concedere il via libera a una settimana intensa di allenamenti. È rimasto all'interno della struttura circa quattro ore per uscire verso le 13 accolto da una folla di tifosi in cera di foto e autografi che lui ha concesso molto serenamente. Un volto disteso, il suo, quello di chi è il primo al mondo con un distacco siderale dal numero due, non più Carlos Alcaraz, bensì Alexander Zverev. Una classifica che ha generato non poche polemiche, visto che Adriano Panatta, alla Domenica Sportiva si è scagliato contro l’Atp: “La cosa buffa è che a Parigi Zverev è passato numero due del mondo scavalcando Alcaraz. Zverev, ovverosia il tennista che in stagione ha vinto due mille. Alcaraz, invece, ha vinto due Slam come Jannik e ora è il numero tre. Allora io mi chiedo: se un atleta in una stagione vince Wimbledon e Roland Garros deve essere numero uno o due al massimo. Non può finire alle spalle di un tennista che ha vinto due tornei minori. Non è reale né accettabile”.