Il forfait di Sinner al Parigi Bercy sta facendo discutere. Nonostante Jannik abbia spiegato di aver dovuto rinunciare all'ultimo Master 1000 della stagione per motivi di salute, da subito sono si sono rincorsi i rumors sulla veridicità o meno della sua versione. Tra questi, anche lo stesso direttore del torneo ha parlato con un tono abbastanza indispettito. Ma quindi l'azzurro stava davvero male? Lo abbiamo chiesto a Lorenzo Cazzaniga, che si è espresso anche sulla possibile squalifica da parte del Tas di Losanna per via del caso del doping Clostebol. A breve ci saranno due appuntamenti importantu: le Nitto Atp Finals, in cui Sinner sarà incoronato numero uno al mondo, e la Coppa Davis. Ma per Malaga chi ha scelto capitan Volandri tra Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti e Flavio Cobolli?
Sinner ha dato forfait al Parigi Bercy per via di un virus intestinale. Credi alla versione ufficiale?
Ovviamente non abbiamo segnali in senso opposto. Il torneo di Parigi Bercy è storico e dovrebbe finire in una nuova location straordinaria, con investimenti importanti. Però soffre una posizione in calendario alla quale è l’Atp che deve trovare una soluzione e non i giocatori. È come giocare una partita a risultato acquisito. Nel caso di Sinner il posto di numero uno è garantito e la qualificazione dell'Atp Finals è da tantissimo tempo che già c’è. Motivo per cui arrivi in fondo alla stagione e puoi essere stanco o avere qualche acciacco avendo davanti a te, a distanza di una sola settimana, uno degli eventi più importanti per la tua carriera, perché Sinner è italiano e si gioca a Torino le Finals. Dove trova la motivazione per andare a giocare con il rischio di qualche possibile fastidio o piccolo acciacco a fine stagione o prima? Vanno a giocare quelli che stanno lottando per qualificarsi alle Atp Finals e chi ha saltato altri tornei e quindi ha qualcosa in più da chiedere. Per Alcaraz, che ha un distacco da Sinner molto forte, è invece un’opportunità per ridurre quella differenza.
Ma perché non dirlo subito allora se per Sinner è questo il motivo.
Perché non può. I giocatori prendono multe, hanno obblighi nei confronti dell'Atp. Alla fine, è molto più facile dichiarare un malanno che poi potrebbe anche essere vero. Dobbiamo partire dal presupposto che sia vero perché ci sarà un certificato medico. Non posso immaginare che un medico scriva una cosa che non ritiene vera, per quanto possa essere difficile da stabilire. Però per un giocatore che non vuole partecipare a un torneo non ha problemi se fatto nei tempi corretti. Ha il danno, quello sì, dello zero in classifica perché ricordiamo che sono tornei mandatori per i giocatori. Il Master Mille di Parigi Bercy finirà nella classifica di Sinner con uno zero. Però per lui è un danno relativo perché l'anno lo chiude numero uno a prescindere. Quindi è un problema di calendario. La settimana dopo ci sono altri tornei. Lo stesso Musetti si è già cancellato da Belgrado. Si era iscritto, ha provato a qualificarsi magari anche solo come riserva per le Atp Finals e non ci è riuscito. E a quel punto si è cancellato. Tra Metz e Belgrado si sono iscritti tutti quei giocatori che potrebbero ancora qualificarsi per le Finals. Questo è il problema della fine di stagione, cioè che ci sono tornei ai quali i più forti non hanno motivazioni forti per giocare.
Sembra che si sia anche un po’ risentito il direttore del torneo.
Non è il primo anno che Parigi Bercy subisce delle cancellazioni molto importanti. Sono tanti anni che così. Quindi capisco l'ira del direttore, perché non aveva sconti sull'organizzazione e non può farci niente. Quindi è un problema che a monte andrebbe affrontato. Ma non so quanto si potrebbe risolvere perché c'è sempre un ultimo torneo che rischia di arrivare con i giochi già conclusi. I più forti del mondo arrivano all'ultimo Masters Mille che hanno già la qualificazione certa per la Finals. Potrebbe essere di interesse se c'è una lotta per il numero uno al mondo, perché si giocano mille punti e di solito le differenze tra numero uno e due sono molto più limitate. Quindi mille punti più o meno fanno la differenza. Sinner quest'anno è stato talmente forte che ha lasciato distanze siderali per le quali non può più essere raggiunto.
Sembrava però che Sinner stesse cercando con Parigi Bercy e con Vienna, ma anche lì non ha giocato, di accumulare ulteriori punti per aumentare nell’ ottica di un'eventuale squalifica da parte del Tas di Losanna.
Non penso che abbia questo tipo di pensiero. È vero che nel tennis la classifica non conta solo a fine anno. È aggiornata tutte le settimane per cui puoi diventare numero uno in qualsiasi settimana con i risultati delle 52 settimane precedenti. Quindi più ne accumuli e meglio è. Però non è neanche pensabile che un giocatore disputi tutti i tornei correndo dei rischi, perché la cosa più importante per Sinner adesso è il numero uno acquisito, poi le Atp Finals e la Coppa Davis. È inutile che partecipi a un torneo che non gli può dare quasi nulla con il rischio di avere un piccolo infortunio. Però è ovvio che quello che può stridere per gli appassionati di sport è che abbia saltato due eventi come Vienna e Parigi e nel mezzo ha partecipato a un'esibizione che è quella in Arabia Saudita.
Lui però dice che in Arabia non ha giocato per soldi.
Eh, ma tanti sono convinti che sia stato un po' Pinocchio. Chi gli gestisce la comunicazione deve fare una riflessione, perché tutte le interviste di Sinner sembrano risposte da ufficio stampa. Capisco che in Italia sia in corso la beatificazione di Sinner, è un processo ormai avviato e tutto ciò che fa Sinner è straordinariamente perfetto. Non si hanno le prove per dire che non è vero, magari l'ha fatto davvero per andare a confrontarsi con i più forti. Ma è una cosa che, anche solo dirla non va bene, infatti la gente non ci crede e qualcuno preferirebbe sentirsi dire che è andato lì per vincere sei milioni.
E Cazzaniga ci crede o no?
Sono convinto che lui sia andato soprattutto per i soldi. Poi è ovvio che ti fa piacere che di fianco a te ci siano campioni come Nadal, Djokovic, Alcaraz. Ma io credo più in quello che ha detto Alcaraz, ovvero che è andato perché c'era un montepremi strepitoso.
Hai messo a confronto Alcaraz e Sinner. Alcaraz ha battuto Sinner in sincerità, ma ancora ci si chiede chi dei due sia più forte tennisticamente.
Ce lo chiederemo per altri quindi anni, quindi bisogna mettersi l'anima in pace. Probabilmente ci saranno dei periodi in cui vincerà più uno o più l'altro, ma non dimentichiamo che può arrivare qualcun altro. Adesso c'è un ragazzo francese che si allena con Ivan Ljubicic, l’ex coach di Federer, che sembra straordinario. Ci potrebbe essere qualcuno che arriva come è arrivato Djokovic appena era partita la rivalità tra Federer e Nadal.
Domineranno il circuito per i prossimi quindici anni?
No, saranno sicuro due protagonisti, o almeno piuttosto sicuro. Loro due sono veramente a un livello straordinario e molto simile. Per me è più divertente vedere giocare Alcaraz di Sinner, e credo che anche Sinner si divertirebbe di più a vedere giocare Alcaraz se fosse uno spettatore esterno. Il vantaggio è che il tennis non è la ginnastica artistica, non c'è una votazione estetica del gesto, e l'efficienza di Jannik attualmente non è replicata da nessuno e credo che sia nell'arco di un'intera stagione. Questo lo rende un giocatore che mantiene un livello più costante rispetto a Carlos, che ha avuto delle punte di rendimento clamorose, ma ancora non ha quella costanza. Non dimentichiamoci però che Alcaraz è più giovane, e che probabilmente ha vinto anche di più.
Il punto forte di uno e dell'altro?
Il punto forte di Alcaraz è la completezza tecnica, non c'è niente che non sa fare su un campo da tennis. Sinner è straordinario nei quattro colpi che servono per vincere nel tennis moderno: servizio, risposta, dritto e rovescio. E poi ha una forza mentale clamorosa in ogni aspetto, sia nel come prepara tutto, cioè in come dedica la sua vita al tennis, sia per come affronta qualsiasi difficoltà sul campo. Tant'è che ha un record pazzesco sia nei tie break che di palle break salvate. Questo vuol dire avere una testa fantastica, anche se non ha un tennis particolarmente divertente, è un po' robotico se vogliamo. Però questo non è stato un difetto per lui, è un difetto che vede chi guarda.
Coppa Davis: se fossi in Volandri chi sceglieresti tra Berrettini, Musetti e Cobolli? Sembra che Matteo sia in pole position.
Cobolli è escluso a prescindere. A parte il fatto che adesso non è stato benissimo, ma poi ancora non ha lo status di Musetti e Berrettini sul terreno indoor. Sarà un giocatore da Coppa Davis, sì, perché è un tipo molto forte mentalmente, molto agonista. E soprattutto con la riforma della Coppa Davis si potrà tornare ogni tanto a giocare anche in casa e lui è uno che potrebbe esaltarsi, ma non è il caso di questa finale. Penso proprio che Volandri abbia opzionato Berrettini.
Musetti come sta?
Indoor fa ancora fatica. Poi ultimamente ha perso due partite abbastanza rapidamente. Volandri però dovrà tenere in piena considerazione.Non ha avuto un finale di stagione brillante. C'è un altro aspetto che
Cioè?
Il doppio. Abbiamo una coppia straordinaria, quella di Bolelli e Vavassori. Probabilmente si comincia con loro, ma se arrivassimo in finale, non sarebbe il caso di affidarsi di nuovo a Sinner, magari proprio in coppia con Berrettini? Immaginiamo che sia il doppio decisivo di una finale di Davis. L'abbiamo visto anche l'anno scorso. Tenere fuori Sinner non è facile, anche in doppio.
Sul caso del doping Clostebol, al di là della speranza che nutriamo per l’assoluzione, c'è una forte convinzione nel fatto che Sinenr verrà condannato dal Tas di Losanna. Tu che idea ti sei fatto?
Che il rischio c'è e non è nemmeno poco. Questo semplicemente perché la Wada ha una necessità politica di dimostrare qualcosa dopo tutti i casi che hanno coperto negli anni passati. Temo che cercheranno di sfruttare Sinner per ripulirsi un po’, per rifarsi una credibilità, anche se in quel caso secondo me la perderebbe ancora di più. Io poi sono convinto che per una contaminazione che non prevede nessun tipo di miglioramento delle proprie prestazioni non ci dovrebbe essere la squalifica a prescindere, nemmeno se tu fossi stato al corrente dei fatti. Secondo me è una follia non solo il caso di Sinner, ma che qualunque atleta venga squalificato per una contaminazione in una proporzione tale che non puoi in alcun modo aver alterato la tua prestazione. Io spero che il caso Sinner invece aiuti al contrario a cambiare un pochino questa cosa e che termini in una completa assoluzione. Quando dicono “ma guarda gli altri che sono stati puniti”, non vuol dire che se hanno sbagliato con gli altri devono continuare pure con Sinner, perché la risposta è che bisogna smettere di sbagliare.