Jannik Sinner, dopo aver trionfato nella Six Kings Slam, è tornato a Montecarlo per allenarsi in vista del rush finale della stagione. Dopo aver detto di no al torneo di Vienna, si sta preparando per l'ultimo Master 1000 della stagione, il Parigi Bercy, per poi proseguire con un fitto calendario che si conclude con gli Australian Open a gennaio. Gennaio è il mese in cui dovrebbe arrivare anche la sentenza del Tas di Losanna per il caso del doping, che non rende del tutto tranquillo il tennista e gli appassionati. Se Angelo Binaghi, il presidente della Fit (Federazione italiana tennis) su MOW si era detto ottimista, sembra non essere dello stesso avviso l'ex tennista Daniele Bracciali, che ci ha spiegato i meccanismo che si celano dietro alla Wada, l'Itia e perché per Sinner dovrebbe arrivare una condanna senza molti dubbi. Ma questo cosa comporterebbe? Cambierebbe la classifica Atp? Poi ci ha parlato della Coppa Davis, della scelte di Volandri e della possibile convocazione di Matteo Berrettini. E, intanto, Djokovic rischia di dire addio al tennis come Rafa Nadal visto l'ultimo fortfait?
Daniele, come pensi che si concluda la vicenda del doping di Jannik Sinner?
Purtroppo, conoscendo l’ambiente della Wada e dell’Itia una squalifica può arrivare quasi sicuramente.
Ma secondo te, quale sentenza sarebbe giusta?
Non è giusto squalificare un giocatore se viene appurato che non ha assunto farmaci per migliorare la prestazione e il Clostebol, nel caso di Sinner, non ha cambiato assolutamente niente. La responsabilità oggettiva nella squalifica è una puttanata.
Ha avuto un trattamento diverso lui?
Ci sono casi di tutti i tipi, anche casi in cui la Wada non ha fatto nemmeno appello. Vi ricordate Bortolotti? Era finito al centro dell’attenzione degli organi antidoping sempre per il Clostebol, ma la Wada non ha contestato l’Itia.
Come mai?
Mi pare evidente. Bortolotti non è Sinner e non avrebbe fatto tutto questo rumore.
L’opinione pubblica che cosa direbbe se assolvessero Sinner?
Penso che tutti gli italiani abbiano capito chi è Sinner, anche se certi detrattori ci saranno sempre, ma la soluzione giusta sarebbe quella dell'assoluzione. Per lui finirebbe finalmente un periodo con molte tensioni addosso, nonostante le stia gestendo quasi perfettamente. Dal punto di vista della classifica però, in caso arrivasse la squalifica, per lui cambierebbe poco, perché con cinquemila punti di vantaggio Jannik può rimanere fermo tranquillamente tre o quattro mesi. Ma sarebbe una macchia indelebile sulla sua carriera, anche se tutti sappiamo che lui è in buona fede. Squalificarlo sarebbe davvero una carognata, che purtroppo in altri casi hanno fatto.
Lui sta tenendo botta, ma all’epoca aveva parlato anche di sofferenza mentale.
Lui è molto forte e lo ha dimostrato. Ma non c’è dubbio che è una decisione simile peserebbe su di lui, anche se non sappiamo in che modo potrebbe eventualmente reagire. Da un punto di vista mentale non dimentichiamoci quanto può essere pesante una sentenza del genere, perché anche Sinner è umano, ma questo forse molti lo dimenticano. Nel suo caso è ancora più pesante perché sa in cuor suo che non ha fatto niente di male. Come fai a metabolizzare il fatto che una responsabilità oggettiva può portare alla squalifica? È veramente dura.
Berrettini in Coppa Davis sì o no? Sembra che Volandri ci stia ripensando e che lo voglia convocare.
Il capitano conosce tutti molto bene e farà le sue valutazioni, ma non dimentichiamoci che Berrettini, al momento fuori dalla lista dei convocati, è un giocatore che ha grossa esperienza e che potrebbe tranquillamente rientrare nei piani di Volandri. Quando vai a giocare la Coppa Davis conta molto anche l’esperienza, non solo la bravura. Da un punto di vista fisico oggi il livello di Matteo, Cobolli e Musetti è molto vicino, i valori sono simili e se fossi in Volandri mi troverei davvero in difficoltà. Ma, se dovessi scegliere, alla luce di quello che ho detto sopra, sceglierei Berrettini.
Djokovic salta le Nitto Atp Finals. Te lo aspettavi?
No e mi dispiace tantissimo. È vero che ne ha giocate talmente tante che magari a lui non cambia molto, ma avere Djokovic in un torneo come quello è tutt'altra cosa anche per il pubblico. Anche perché e quello che, in un modo o nell'altro, riesce a impegnare Sinner più di tutti. Speriamo che ci ripensi e che non sia nulla di grave.