La rivalità tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz continua a tenere banco nel mondo del tennis. Due talenti straordinari, entrambi giovanissimi, si contendono la vetta del ranking mondiale, con Sinner attualmente numero 1 e Alcaraz subito dietro di lui. Ma chi è davvero il più forte? Una domanda che, nonostante i numerosi scontri, rimane aperta. La recente esibizione a Riad al Six Kings Slam (che ha visto l’italiano prevalere, a differenza dei tre precedenti incontri appannaggio dello spagnolo) ha aggiunto un altro capitolo a questa storia, ma ha anche lasciato gli appassionati con lo stesso dilemma. Quindi? Proviamo a dare una risposta tramite l’ex tennista di Coppa Davis e ora commentatore di Supertennis Diego Nargiso.
Il dritto: Alcaraz davanti
Il dritto è uno dei colpi simbolo di Carlos Alcaraz. Secondo Nargiso, sentito dal Corriere, la potenza e l’esplosività di Carlos, unite alla sua capacità di imprimere rotazioni alla Nadal, rendono il suo dritto devastante. "Carlos è brevilineo, con un’esplosività importante", spiega Nargiso. Anche se Sinner ha fatto enormi progressi nel lavorare la palla, il dritto dello spagnolo resta più completo e risolutivo. Tuttavia, non è sempre stabile: quando Alcaraz è stanco, è il colpo che perde per strada per primo. Anche in termini di velocità i due si equivalgono, ma è il controllo e la capacità di variare il colpo che dà allo spagnolo un leggero vantaggio.
Il rovescio: il dominio di Sinner
Se il dritto è il regno di Alcaraz, il rovescio appartiene a Sinner. Un colpo naturale, non costruito, che Jannik ha perfezionato e che utilizza come una vera e propria arma. "Il rovescio di Jannik è un’architrave", conferma Nargiso. In questo fondamentale, l’italiano è impenetrabile, capace di trovare angoli straordinari e mettere costantemente in difficoltà l’avversario. Il rovescio di Alcaraz, seppur solido, non raggiunge lo stesso livello di efficacia e viene utilizzato più come colpo di preparazione che non risolutivo.
Servizio: pari e patta?
Entrambi superano i 200 km/h al servizio, ma secondo Nargiso Sinner ha affinato la tecnica con un nuovo lancio di palla che lo rende più esplosivo. "Oggi Jannik ha il servizio migliore al mondo, alla pari con Djokovic", afferma l’ex campione. Sotto pressione, sembra che Sinner riesca a fare più male rispetto ad Alcaraz, soprattutto con la sua capacità di variare gli angoli.
Gioco di volo: la magia di Alcaraz
Se c’è un aspetto del gioco in cui Carlos ha un chiaro vantaggio, è il tennis al volo. "Carlos è un giocoliere", dice Nargiso, sottolineando la reattività e gli automatismi che Alcaraz mostra a rete. Sinner, con i suoi arti più lunghi, sta ancora lavorando su questo fondamentale, ma è chiaro che a rete lo spagnolo ha una marcia in più.
Ma quindi?
Alla fine, chi è il più forte? Dipende da come si guardano le cose: la testa e il rovescio sono il regno di Sinner, il dritto e il gioco di volo quello di Alcaraz. La rivalità è ancora aperta e ci regalerà altre sfide spettacolari probabilmente per molti anni, ma per ora non c’è una risposta definitiva. Forse, è proprio questa incertezza a rendere la sfida così appassionante.