La stagione 2024 è stata la più brillante e memorabile della carriera di Jannik Sinner. Il giovane campione italiano, attualmente numero uno al mondo, ha conquistato due titoli del Grande Slam – l’Australian Open e lo Us Open – e vinto il suo settimo titolo stagionale a Shanghai. Tuttavia, sopra i successi sportivi di Sinner c’è una nube legata al caso di presunto doping.
A marzo, Sinner è risultato positivo al Clostebol, una sostanza vietata dalla Wada (Agenzia Mondiale Antidoping). L’Itia (International Tennis Integrity Agency) ha indagato e ha stabilito che non c'era "colpa o negligenza" da parte del tennista. La sua spiegazione, che il clostebol fosse stato trasmesso accidentalmente durante un massaggio dal suo fisioterapista, è stata considerata "credibile", permettendogli di continuare a competere. Tuttavia, la Wada ha contestato questa decisione e ha fatto ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas), una mossa sostanzialmente senza precedenti (che infatti era inattesa).
Squalifica in arrivo?
Il nodo principale del caso riguarda la possibilità di una squalifica per Sinner. La Wada sta cercando di imporre una sospensione che potrebbe variare da uno a due anni, in base alla sentenza del Tas. La controversia non riguarda tanto la presenza della sostanza dopante, quanto la responsabilità dell'atleta. Sebbene Sinner non abbia contestato la presenza di clostebol nel suo organismo, la Wada sostiene che un giocatore di alto livello debba comunque assumersi parte della responsabilità, anche se l'assunzione della sostanza è avvenuta involontariamente.
Cosa rischia Sinner? Perderà punti e trofei?
Fortunatamente per Sinner, la Wada non sta cercando di invalidare i suoi titoli del Grande Slam. Le sue vittorie agli Australian Open e allo Us Open rimangono acquisite. Tuttavia, il tennista è già stato privato dei punti ranking e del premio in denaro per la sua semifinale a Indian Wells, torneo in cui è avvenuta la prima violazione. La Wada si concentra esclusivamente sull’eventuale sospensione, non sui risultati ottenuti.
Quando arriverà la sentenza?
Il processo davanti al Tas potrebbe durare diversi mesi. Attualmente, le parti stanno scambiando documentazioni scritte, e una volta formata la commissione arbitrale, saranno stabilite le direttive procedurali per l’udienza. La decisione finale del Tas sarà vincolante, anche se ciascuna parte ha il diritto di presentare un ricorso al Tribunale Federale Svizzero entro 30 giorni.
Cosa è il Clostebol?
Il Clostebol è uno steroide anabolizzante utilizzato per incrementare la massa muscolare e migliorare le prestazioni atletiche. Si trova sulla lista delle sostanze proibite della Wada dal 2004. In Italia, è presente in prodotti dermatologici, come il Trofodermin, usato per trattare abrasioni e ferite cutanee. Secondo la legge italiana, l’etichetta di questi prodotti deve riportare chiaramente la presenza della sostanza vietata.
Qual è la spiegazione di Sinner?
Il team di Sinner ha argomentato con successo che il clostebol sia stato trasmesso accidentalmente dal suo fisioterapista, Giacomo Naldi. Quest’ultimo stava utilizzando una crema contenente la sostanza per curare una ferita sulla propria mano, e, senza indossare guanti, ha poi effettuato un massaggio su Sinner, trasferendo la sostanza. Gli esperti scientifici dell'Itia hanno ritenuto plausibile questa spiegazione. Tuttavia, il tennista ha scelto di interrompere la collaborazione con Naldi e il suo preparatore fisico, Umberto Ferrara, proprio a causa degli "errori" che hanno portato alla contaminazione.
Perché Sinner ha continuato e continua a giocare?
Nonostante i due test positivi, Sinner è stato in grado di continuare la sua stagione trionfale grazie alla rapidità della sua squadra legale. Dopo ogni test, ha ricevuto una sospensione provvisoria, ma è riuscito a revocarla entro pochi giorni, presentando ricorso. Questo ha permesso a Sinner di competere senza interruzioni, anche se la velocità con cui è stato risolto il caso ha sollevato interrogativi. Sinner, con i milioni di dollari guadagnati in carriera e sponsor di alto profilo come Nike e Gucci, ha potuto permettersi una difesa legale di prim'ordine, una risorsa che molti altri giocatori non hanno a disposizione (anche se questo non è colpa di Jannik).
Le critiche del mondo del tennis
Diversi colleghi di Sinner hanno espresso perplessità sulla gestione del caso. Il tennista australiano Nick Kyrgios, mai timido nell’esprimere la sua opinione, ha criticato apertamente l'intera vicenda, mentre il britannico Liam Broady ha dichiarato di avere “molti dubbi” sulla storia.
Anche Tara Moore, giocatrice britannica che ha lottato contro una squalifica di due anni prima di essere scagionata, ha suggerito che i giocatori di vertice siano trattati in modo diverso. Tuttavia, altri protagonisti del circuito, come Casper Ruud, hanno difeso Sinner, affermando che non ci sia stata alcuna discriminazione e che il caso sia stato trattato in modo equo.
Il futuro di Sinner
Mentre il tennis attende con ansia la sentenza finale del Tas, Sinner continua a concentrarsi sul suo gioco. Le parole di supporto di Novak Djokovic, che ha dichiarato di voler vedere la vicenda risolta al più presto, riflettono l’opinione di molti nel circuito: il caso sta facendo più male che bene allo sport. Tuttavia, fino alla decisione del Tas, resta incerto se Jannik Sinner continuerà a dominare sul campo o se dovrà affrontare una pausa forzata dalla competizione.