image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Sinner, per Djokovic a Shanghai non c’è “tripe for cats”. Ma perché Jannik vince ma non ride? C’entra il caso doping Wada? E Bertolucci e quel paragone con Valentino Rossi e Alberto Tomba…

  • di Matteo Cassol Matteo Cassol

13 ottobre 2024

Sinner, per Djokovic a Shanghai non c’è “tripe for cats”. Ma perché Jannik vince ma non ride? C’entra il caso doping Wada? E Bertolucci e quel paragone con Valentino Rossi e Alberto Tomba…
Jannik Sinner conquista il Masters 1000 a Shanghai, battendo la leggenda Djokovic per la terza volta consecutiva. Non c’è “tripe for cats”. Ma nonostante il trionfo, Jannik non esulta, praticamente nemmeno sorride. Perché? Spunta il paragone per contrasto con i campioni guasconi Valentino Rossi e Alberto Tomba, ma non pare appropriato: perché su Sinner, al di là del suo carattere, potrebbe pesare l’ombra del caso doping Clostebol e del ricorso Wada. E allora non chiediamogli di fare festa, almeno non ora. O sì?

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Jannik Sinner è lì, a Shanghai, dopo aver ottenuto il suo settimo trofeo stagionale, un Masters 1000 che consacra il suo predominio nel tennis di oggi (Alcaraz permettendo, ma sta permettendo). Ha appena sconfitto Novak Djokovic, ancora una volta. Non una, non due, ma tre volte consecutive ha battuto il serbo, e ogni volta con la stessa determinazione, lo stesso controllo impeccabile, come una lama tagliente che non perde mai il filo. Eppure, sul suo volto, nessun segno di esultanza. È una strana forma di vittoria, quella di Jannik: una vittoria che non esplode, non divampa, ma resta lì, compressa, quasi trattenuta, come un urlo che non esce. Non esce quasi neppure un respiro.

Paolo Bertolucci al microfono di Sky ci scherza sopra, lancia la sua battuta “No trips for cats” (letteralmente sarebbe “tripe for cats”, pronunciato “traip”, traslando in inglese “non c’è trippa per gatti”). E in telecronaca spunta il paragone (per contrasto) con Valentino Rossi e Alberto Tomba. Ma Sinner non è quel tipo di campione che si lascia andare, che rende la vittoria una festa collettiva. Sinner è diverso, più introverso, quasi monastico nella sua devozione al tennis. Ma, ci si chiede, questa volta, oltre al suo carattere riservato, c’è qualcos’altro? C’è l’ombra del caso doping, il Clostebol, con il ricorso della Wada. Una nuvola che incombe su di lui, minacciando non solo di rovinargli la festa, ma anche di mettere a rischio una carriera ancora così giovane e che pure ha già toccato ogni apice.

Il massimo della "gioia" di Jannik Sinner dopo la vittoria del Masters di Shanghai in finale contro Novak Djokovic
Il massimo della "gioia" di Jannik Sinner dopo la vittoria del Masters di Shanghai in finale contro Novak Djokovic
https://mowmag-store.myspreadshop.it/

Forse quella mancanza di un sorriso ha una radice contingente più profonda, non legata solo al carattere? Forse dietro la sua precisione chirurgica sul campo c’è la consapevolezza di un pericolo imminente, di una battaglia che non si combatte solo a colpi di dritti e rovesci e servizi, ma nelle aule dei tribunali sportivi? Quel che è certo e che per ora in Jannik non c’è spazio per la gioia, per l’euforia. C’è solo la vittoria, asciutta, nuda, spietata, senza fronzoli. Ed è anche la sua forza. Jannik non è lì per far divertire il pubblico, non è lì per esibirsi. È lì per vincere, stop. A differenza di quei campioni che facevano della loro energia e del loro carisma un tratto distintivo (e che non erano certo altoatesini come tipizzazione, non necessariamente un dettaglio), Sinner vince in silenzio, senza far rumore. Fa parte di lui, ma forse fa parte anche del momento. Cosa significa vincere, quando sai che tutto potrebbe crollare da un momento all’altro, quando temi che ogni trofeo già vinto potrebbe essere messo in discussione? Jannik ha già detto che è un periodo difficile, che ci sono cose fuori dal suo controllo. Non gli resta che continuare a giocare, a fare quello che sai fare meglio, sperando che alla fine tutto si risolva. Ma, soprattutto ora, non dovremmo pretendere che si lasci andare a grandi celebrazioni. O sì?

https://mowmag.com/?nl=1

More

Jannik Sinner, ma cosa ha detto sull'Italia e gli italiani prima della finale con Djokovic a Shanghai?

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

che grande

Jannik Sinner, ma cosa ha detto sull'Italia e gli italiani prima della finale con Djokovic a Shanghai?

Binaghi: “Sinner e il doping? Ecco come cambieranno le regole. Berrettini? Non è fuori dalla Coppa Davis. E il ritiro di Nadal…”. E su Alcaraz, Wada, caso Clostebol e le decisioni di Volandri per Malaga il presidente Fit (Federazione tennis)…

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino
Binaghi: “Sinner e il doping? Ecco come cambieranno le regole. Berrettini? Non è fuori dalla Coppa Davis. E il ritiro di Nadal…”. E su Alcaraz, Wada, caso Clostebol e le decisioni di Volandri per Malaga il presidente Fit (Federazione tennis)…

L’ultima stagione di Rafa Nadal come una sua partita di tennis: un martirio infinito, ma ne è valsa la pena

di Tommaso Maresca Tommaso Maresca

The Last Dance

L’ultima stagione di Rafa Nadal come una sua partita di tennis: un martirio infinito, ma ne è valsa la pena

Tag

  • Novak Djokovic
  • Alberto Tomba
  • Valentino Rossi
  • Sport
  • Tennis
  • Jannik Sinner

Top Stories

  • Ode a Giovanni Galeone, maestro di Allegri e di tutti noi: "Se c'ho una Ferrari sotto al culo vado a 120 pure in centro"

    di Emiliano Raffo

    Ode a Giovanni Galeone, maestro di Allegri e di tutti noi: "Se c'ho una Ferrari sotto al culo vado a 120 pure in centro"
  • Nessuno vuole Alex Marquez? Tra la follia di Acosta, il talento di Quartararo e la magia di Bezzecchi è lui che sta cavalcando il drago

    di Cosimo Curatola

    Nessuno vuole Alex Marquez? Tra la follia di Acosta, il talento di Quartararo e la magia di Bezzecchi è lui che sta cavalcando il drago
  • Bulega, il terzo posto, la Honda e il grande addio: ci vuole una gran gara per dimenticare le tristezze di questa MotoGP a Portimão

    di Cosimo Curatola

    Bulega, il terzo posto, la Honda e il grande addio: ci vuole una gran gara per dimenticare le tristezze di questa MotoGP a Portimão
  • Sì, s’è piegata una vite nella spalla già martoriata di Marc Marquez. Davide Tardozzi: “si allena sei ore al giorno”. E sulla possibilità di un’altra operazione e il futuro…

    di Emanuele Pieroni

    Sì, s’è piegata una vite nella spalla già martoriata di Marc Marquez. Davide Tardozzi: “si allena sei ore al giorno”. E sulla possibilità di un’altra operazione e il futuro…
  • Sentito il dottor Charte su come sta davvero Marc Marquez? Sì, Gigi Dall’Igna e Ducati hanno un pensiero in più (ma c’è poco da fare i maliziosi)

    di Emanuele Pieroni

    Sentito il dottor Charte su come sta davvero Marc Marquez? Sì, Gigi Dall’Igna e Ducati hanno un pensiero in più (ma c’è poco da fare i maliziosi)
  • I problemi tra Bagnaia e Ducati (e il talento di Marquez) stanno nascondendo la più grande verità di questa MotoGP

    di Cosimo Curatola

    I problemi tra Bagnaia e Ducati (e il talento di Marquez) stanno nascondendo la più grande verità di questa MotoGP

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Chris Bumstead, cosa mangia e come si allena e si cura il culturista campione dell'Olympia Classic Physique (che dopo il sesto titolo di fila nel body building si ritira)?

di Otto De Ambrogi

Chris Bumstead, cosa mangia e come si allena e si cura il culturista campione dell'Olympia Classic Physique (che dopo il sesto titolo di fila nel body building si ritira)?
Next Next

Chris Bumstead, cosa mangia e come si allena e si cura il culturista...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy