L'addio al tennis di Nadal, Novak Djokovic ancora competitivo e Alcaraz e Jannik che sono pronti a prendere lo scettro che un tempo detenevano Re Roger Federer e Rafa. Di questo abbiamo parlato con Angelo Binaghi, il presidente della Fit (Federazione italiana tennis), che è intervenuto sui temi centrali dell'attualità tennistica: la decisione del Tas sul caso del doping di Sinner dopo il ricorso della Wada, le decisioni di capitan Volandri per la Coppa Davis, e le Nitto Atp Finals di Torino. E cosa c'entrano Blanco, Madame e Mengoni? Poi ci ha detto la sua sull'assenza di Matteo Berrettini nella lista dei preconvocati in nazionale per le Finals di Malaga in programma a novembre, sulla recente decisione di sostituire i giudici di linea con l'intelligenza artificiale e su come potrebbe cambiare il regolamento antidoping dopo il caso Clostebol.
Ritiro di Nadal, finisce un’era con lui che lascia il tennis?
Mi dispiace moltissimo perché io, che ho visto il tennis anche da dietro le quinte in questi vent’anni organizzando gli Internazionali d’Italia, vi devo dire che nessuno è mai stato come Nadal. È un vero esempio anche fuori dal campo e nei rapporti con gli organizzatori, Di una gentilezza e professionalità che anche noi gli abbiamo sempre riservato. Se finisce un’era non lo so, perché rimane ancora Djokovic, che tutt’oggi è competitivo, per cui considereremo il ciclo finito quando anche lui smetterà di giocare.
Gli eredi della coppia Federer-Nadal possono essere Alcaraz e Sinner?
Credo proprio di sì.
A proposito di Sinner, che cosa ne pensa della questione doping e del fatto che la Wada ha fatto ricorso?
Ora c’è l’arbitrato del Tas, per cui è una storia che si trascinerà ancora per qualche mese, ma noi siamo assolutamente fiduciosi nell’esito finale. Non è stato facile per lui da un punto di vista mentale, ma al termine di tutta questa vicenda lui sarà ancora più forte di prima. Sarà più maturo e più completo, questo spiacevole episodio lo fortificherà.
Per un motivo o per un altro, alla fine, Jannik è sempre al centro di gossip o polemiche. Ha 23 anni ma ne dimostra molti di più.
Sì, è vero. Questo è dovuto al fatto che vince molto e che ha sempre vinto molto fin da giovane, è il numero uno del mondo e questo lo ha sovraesposto mediamente, ma è normale. Questo è il prezzo del successo e della popolarità. Comunque quello che è successo attorno alla vicenda di Sinner è tutto molto chiaro, e nessuno discute la serietà di questo ragazzo. Poi naturalmente tutto va inquadrato e qualificato sulla base delle norme e delle leggi vigenti, e questo è quello che farà il Tas.
A proposito di leggi, non sarebbe il caso di modificare quelle in vigore per quanto riguarda il doping?
Assolutamente sì, e magari alla fine del caso prenderemo spunto da quanto accaduto proprio per fare questo.
In che modo potrebbero cambiare?
Credo che una cosa che vada introdotta è la gradualità della pena. Non si può pensare che o sei innocente e quindi ti assolvono oppure se ti condannano ti danno minimo un anno, ma ci deve essere quella gradualità che oggi non c’è. Per quanto riguarda il caso di Sinner noi confidiamo nel fatto che tutto si risolva positivamente.
Come commenta la notizia dei giudici di linea a Wimbledon che verranno sostituiti dall’intelligenza artificiale? Queste persone perderanno il posto di lavoro?
Io sono totalmente favorevole. La tecnologia nello sport, ma in particolare nel tennis, ha dimostrato di essere utile e di condurre a risultati più equi, garantendo spesso uno svolgimento del match anche più regolare. Per quanto riguarda il lavoro dei giudici di linea, nel tennis ci sono molte alternative e va sottolineato che loro in gran parte sono dei volontari e non dei professionisti. Sono degli appassionati che magari hanno anche un rimborso spese, ma non credo che sia questo il problema, visto che l’intelligenza artificiale imputò nel mondo in modo ben più forte rispetto a quello che succederà ai giudici di linea.
Come ci presentiamo alla Coppa Davis? è più un vantaggio o uno svantaggio il fatto di averla vinta l’anno scorso?
È assolutamente un punto di forza, siamo carichi e abbiamo una squadra molto completa, per quanto sia una gara molto difficile visto che si gioca solo su tre incontri. Noi vogliamo vincere e confermare il titolo.
L’incontro peggiore per l’Italia potrebbe essere davvero quello contro la Spagna di Alcaraz?
Beh visto che lo possiamo incontrare solo in finale, intanto cominciamo ad arrivarci poi ne discutiamo.
Capitan Volandri ha preferito Cobolli a Berrettini, ma ha aggiunto che le convocazioni sono solo una “questione di marketing”.
È vero non contano niente la vera formazione si farà alla fine.
Mi sta dicendo che c’è la possibilità di vedere Matteo a Malaga?
Assolutamente sì.
Per le Nitto Atp finals, visto che Sinner verrà incoronato numero uno al mondo, che spettacolo è previsto?
Ovviamente ci aspettiamo il tutto esaurito, come lo è stato lo scorso anno. Questa volta abbiamo ingrandito ancora di più il fan village e il venerdì faremo una cerimonia d’apertura con un concerto e la presenza di tre grandi artisti come Blanco, Madame e Mengoni.