Rafa Nadal ha sconvolto il mondo del tennis con la notizia del suo ritiro. Ha deciso di dire addio allo sport con cui ha fatto innamorare milioni di tifosi nel mondo, e subito la mente va a un'epoca che si chiude, visto che la coppia composta da lui e Roger Federer non c'è pù sul rettangolo da gioco. Ma sembra che ce ne sia un'altra già pronta, ed è quella composta da Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, giovanissimi, ma dal talento smisurato. Possono davvero competere con quanto Re Roger e Rafa hanno dato al tennis? Ne abbiamo parlato con l'ex campione Nicola Pietrangeli, che ci ha raccontato che cosa significa prendere una decisione simile, che cosa si prova e se fosse o meno il momento giusto per lo spagnolo. Ma ci ha anche parlato della differenza tra quel tennis e quello che vediamo oggi, non risparmiando critiche a nessuno. Chi è il tennista italiano più promettente e dal gioco migliore? Lorenzo Musetti, Jannik, o Matteo Berrettini? E come mai capitan Volandri per la Coppa Davis ha preferito convocare Flavio Cobolli e non Berrettini?
Nicola, si è ritirato Nadal. Come ci si sente a lasciare il tennis?
Intanto do a Rafa il benvenuto tra noi ex campioni. Quando si prende una decisione del genere è sempre molto dura, soprattutto quando si è stati al massimo del livello per anni e anni. Ma a un certo punto bisogna avere l’intelligenza di capire che devi smettere. Quando sento dire ‘continuo perché mi diverto’ non ci credo, perché mi chiedo che cosa ci sia di divertente nel perdere, a maggior ragione per uno come Nadal. Il giorno del suo ritiro doveva pure arrivare eh. Dopo che perdi tutte queste partite a un certo punto ti devi arrendere. Ma i giovani di oggi vogliono battere il signor Nadal, non quello che gioca per divertirsi e che perde di continuo. Sicuramente è una gran perdita per il tennis, ma è giusto così. Si era detto però che lui avrebbe giocato qualche doppio con Federer, quello sì che sarebbe stato molto bello. Immaginate se sul campo centrale di Wimbledon ci fosse Sinner contro Alcaraz e al campo numero 48 un doppio con con Federer e Nadal? Tutto il pubblico sceglierebbe di andare a vedere la seconda coppia. Rimarrebbero sempre il più grande spettacolo, perché quello che manca oggi nel tennis è proprio lo spettacolo.
Cosa vuoi dire?
I tennisti di oggi sono dei combattenti, dei pugili di pesi massimi che si danno grandi cazzotti e alla fine vince uno dei due. Però non funziona così, perché io da spettatore vorrei anche vedere qualche palla corta. Ma gli spettatori di oggi questo va bene, perché è questo il gioco a cui sono abituati. Vorrei chiedere però a queste persone se hanno mai visto un’esibizione del tennista francese iraniano Mansour Bahrami, quello si che è divertente da vedere. Io se sapessi che c’è una partita con Nadal Federer insieme prenderei l’aeroplano ovunque sono per andarli a vedere.
Quindi il tennis di oggi è meno divertente?
Assolutamente, molto meno rispetto al tennis di una volta.
Però l’ultima partita tra Sinner e Alcaraz è stata spettacolare.
Non lo metto in dubbio, ma non è il tennis che dico io. Non sto dicendo che il mio fosse più bello, ma sono due tennis diversi, due epoche diverse con campioni altrettanto differenti tra loro. Ma non si può negare che il “vecchio” tennis fosse più spettacolare da vedere. Loro sono bravissimi nel giocare il tennis che viene richiesto oggi, per cui accettiamo che questo è quanto passa il convento.
A proposito di bel gioco, chi è che lo esprime al meglio?
C’è Lorenzo Musetti, che non è il più forte ma è quello che gioca meglio, questo senza ombra di dubbio. Poi è ovvio che Sinner sia il più forte. Piuttosto mi chiedo Berrettini che fine abbia fatto. ha giocato quei due tornei in modo strepitoso, poi è sparito un’altra volta, ma che ha che non va? Bah… Dopo quella stupenda partita a Wimbledon contro Sinner non riesco a capire. Ancora oggi mi chiedo come mai non abbia risposto ai miei messaggi.
Non era uno?
No, in realtà gli ho scritto due volte, ma piuttosto che pensare che ce l’abbia con me, anche perché non ne vedo il motivo, ho pensato che mi avessero dato il numero sbagliato o che non avesse ricevuto i miei messaggi. Non avrebbe ragione di non rispondermi, perché io ho solo detto che il suo punto debole sono le gambe, ma sfido chiunque a dirmi che non ho ragione su questo.
Cosa ne pensi delle scelte che ha fatto Volandri in Coppa Davis? Ha preferito Cobolli a Matteo.
Preferisco non commentare, da oggi farò come le tre scimmiette: non vedo, non sento e non parlo. Anche perché se le cose andranno bene o scanner Volandri, non appena invece sbaglierà qualcosa gli daranno addosso. Purtroppo, è una cosa già scritta e lo so perché ci sono passato.