La prossima tappa della Coppa Davis, in programma dal 19 al 24 novembre 2024, sarà a Malaga e l’allenatore della nazionale azzurra Filippo Volandri, ha fatto le convocazioni che già stanno facendo discutere per via dell’assenza di Matteo Berrettini, che aveva trascinato l’Italia nelle qualificazioni vista anche l'assenza del numero uno al mondo. Ma come mai il tennista romano non ci sarà? Questione di ranking o di scelte tecniche? Lo abbiamo chiesto a Luca Bottazzi, che ci ha spiegato chi può fare davvero la differenza tra Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, anche per via della superficie, dato che si giocherà sul veloce indoor, e che cosa pensa delle scelte fatte da Volandri. Chi è l’avversaria peggiore per gli azzurri? La Spagna di Carlos Alcaraz? E, Jannik, davanti al collega spagnolo, si troverebbe, ancora, in difficoltà? Poi ha commentato la frase di Adriano Panatta su Nicola Pietrangeli, che ha detto “il mental coach? Magari sarebbe servito a Pietrangeli”.
Luca l’esclusione di Berrettini dai preconvocati rientra nella normale gestione del gruppo per una questione di ranking?
Sono convocazioni che Capitan Volandri può cambiare. In prima battuta lui ha fatto la lista della spesa seguendo proprio la classifica. Penso si tratti di pretattica e alla fine Berrettini verrà convocato. A mio parere giocherà pure da numero due il singolare. La fase di Bologna dove Sinner non ha giocato, come già ampiamente previsto, non ha nulla a che vedere con la fase finale di Malaga dove le carte in gioco verranno cambiate.
Con Sinner e con Musetti saremo quindi più pericolosi?
Con Sinner siamo nettamente più pericolosi. Con Musetti, invece, cambia poco. Anche perché si gioca indoor sul sintetico che è la superficie meno amata dal tennista toscano.
Come vedi quindi l’Italia?
L’Italia farà molta fatica a difendere la Coppa Davis, fin dal primo turno contro l’Argentina. In una formula ristretta, a due singolari e un doppio, è difficile fare previsioni. Rispetto alla formula originaria è stato scelto il tombolone. Una strategia dettata dal marketing per attirare un pubblico ampio, anche quelli che non sanno cosa sia un “quindici”.
Però partiamo da favoriti perché dobbiamo difendere il titolo e perché Sinner ha vinto 2 Slam ed è il numero 1 al mondo. Rischiamo che sia un boomerang?
Come già detto, questa formula di Coppa Davis sembra più un tombolone, una lotteria. Ulteriormente il doppio assume una importanza decisiva ed il livellamento in questa specialità è totale. Mi spiego: si possono vincere tutti gli incontri sul filo di lana, come perderli.
Hai letto che il tuo amico Panatta ha detto che sarebbe servito a Pietrangeli il mental coach?
Non ho letto questa uscita di Adriano, ma si tratta della loro eterna polemica utile a rispolverare la loro antica rivalità.
Se incontrassimo la Spagna di Alcaraz rischierebbe di perdere Sinner? Chi vedi come alternativa all’Italia come favorita?
Vincer contro Alcaraz a Malaga non è facile per nessuno. Neppure per Sinner. Inoltre, la Spagna ha un doppio forte capace di superare nelle qualificazioni l’Australia. Meglio evitare la Spagna. Infine, resta comunque un problema.
Quale?
Per avere delle possibilità di vittoria l’Italia deve avere a disposizione un Sinner al 100%. Da schierare forse anche nel doppio, oltre ovviamente al singolare. Restano quindi otto settimane per chiudere la stagione con la Coppa Davis. Un momento in cui il tennis si gioca indoor, la situazione più adatta al gioco del numero uno del mondo. Questa settimana Jannik gioca a Pechino per poi giocare il torneo di Shanghai. Successivamente, arrivano Vienna e Parigi Bercy. In mezzo a questi quattro tornei pare ci sia pure l’esibizione “6 Kings Slam” in Arabia Saudita, prima di atterrare alle Atp Finals di Torino. Questo è il programma annunciato da Sinner in sette settimane. A mio parere, se rispetta tutte queste scadenze all’ottava settimana, quella di Davis, non ci arriva. Anzi rischia pure di compromettere le Finals di Torino. Troppi impegni concentrati in così poco tempo potrebbero rivelarsi fatali. Mi auguro che il nostro campione ci ripensi, e selezioni con maggior cura questi appuntamenti. Dunque, mi aspetto che qualcosa verrà tagliato dal menu. Speriamo non sia l’ultimo atto, proprio quello della Coppa Davis.