Jannik Sinner si è ritirato dal Masters 1000 di Parigi-Bercy, una notizia che sta smuovendo il mondo del tennis dopo l’annuncio da parte degli organizzatori del torneo e la successiva specifica da parte del diretto interessato. È lui stesso, infatti, a fornire dettagli più precisi sulla situazione: “Sono arrivato qui venerdì, molto presto rispetto al solito, perché ci tenevo ad allenarmi bene e a giocare un buon torneo. Ma erano già due o tre giorni che mi sentivo un po’ debole, ho dato la colpa alla stanchezza per una stagione molto lunga. Poi sabato la situazione è peggiorata e domenica ho visto un medico: la diagnosi è stata di un virus intestinale che dovrebbe risolversi nel giro di tre o quattro giorni. Ora sto già un po’ meglio, ma ho provato ad allenarmi e sinceramente non sono in grado di essere competitivo, il rischio è di avere le risposte sbagliate dal mio fisico e di farmi male. Sono stato nel letto tre giorni, userò questa settimana per recuperare e presentarmi al meglio alle Finals di Torino, un torneo a cui tengo particolarmente”. Sembrerebbe che la motivazione dietro alla sua assenza sia, quindi, un virus intestinale, anche se le prime voci degli scettici cominciano a circolare e c’è chi non crede molto alla versione ufficiale.
Oltre alla diffidenza, c’è il timore di non vederlo presente ai prossimi appuntamenti, ovvero le Nitto Atp Finals di Torino, attorno a cui c'è grandissima aspettativa come lo stesso Angelo Binaghi (il presidente della Federazione italiana tennis) ha detto su MOW, e le Finals di Coppa Davis a Malaga in programma nella seconda metà di novembre. In un'intervista a Sky Sport, proprio in vista degli ultimi due appuntamenti della stagione, l’azzurro non si è detto spaventato: "Non sono preoccupato per Torino e la Davis". Sinner, però, qualora arrivasse una squalifica per via del caso doping Clostebol da parte del Tas di Losanna, la cui sentenza è prevista per inizio 2025, aveva programmato un calendario fitto e preciso che comprendeva sia Vienna, poi saltata, che Parigi. In testa alla classifica Atp con 11.920 punti, ovvero 4.800 più Carlos Alcaraz, che si posiziona come secondo, quello che doveva e deve tuttora tentare di fare è accumulare più punti possibili facendo in modo che il divario diventi sempre più ampio. Esclusi i due tornei precedenti e la Coppa Davis che non porta punti alla classifica Atp, restano solo le Nitto Atp Finals, poi gli Australian Open e, infine, Rotterdam.