Sinner è reduce dalla vittoria del Six Kings Slam, il torneo d'esibizione andato in scena in Arabia Saudita, aggiudicandosi il lauto montepremi da 6 milioni di dollari, cifra che nessun torneo ha mai offerto. Ma allora è per questo che Jannik ha giocato, visto che scendendo in campo non avrebbe accumulato punti Atp? “Non gioco per soldi, è semplice. È un bel premio ovviamente, ma sono andato lì perché c'erano i 6 migliori giocatori del mondo. Puoi misurarti con loro, è stato un bell'evento. Per me era la prima volta a Riad, è stato molto bello. Il denaro è importante ma non così importante. Vivo bene anche senza questi soldi, è molto più importante la salute, le persone intorno a me e la famiglia. Il denaro è solo un extra”, ha detto l’azzurro. Ma la sua frase ha scatenato diversi dubbi e critiche, perché non tutti credono che sia andato lì solo per divertimento. Tra i detrattori figura il 39enne svizzero Stan Wawrinka che, ripostando il video in cui Jannik parla, ha messo una faccina che ride, testimoniando di credere alle parole di Sinner ma al fatto che il numero uno al mondo abbia partecipato per interessi personali. Ma di Sinner in queste ore si parla anche meno per un altro motivo.
La coppa Davis è alle porte e l’Italia dovrà giocare contro l’Argentina nelle finals di Malaga del 16 e 17 novembre e sembra che a oggi l’unico punto fermo di capitan Volandri sia proprio Jannik. Nonostante nei preconvocati siano stati inseriti Musetti e Cobolli nel singolare insieme a Bolelli e Vavassori per il doppio, resta l’incognita Berrettini. Era stato lo stesso Volandri a parlare di “questioni di marketing” attorno ai primi nomi che aveva dovuto fare. Versione che ci è stata confermata da Angelo Binaghi, il presidente della Federazione italiana tennis, che su MOW ha parlato di cambiamenti nella lista aprendo a una concreta possibilità di vedere Matteo con gli azzurri per provare a conquistare il titolo anche quest’anno. Proprio Berrettini che si era rivelato fondamentale per le qualificazioni della Davis a Bologna e che, come Daniele Bracciali ci aveva raccontato, non aveva preso benissimo l’esclusione dalla competizione. Ma, appunto, sembra che lo scenario che ci si prospetta sia ancora molto aperto. Se Berrettini per via degli infortuni e per via di una stagione disastrata a livello fisico non era riuscito a incidere nella vittoria della coppa Davis del 2023, oggi potrebbe essere più che mai decisivo, anche se le ultime gare del tennista romano non stanno regalando il suo solito tennis. Ciò nonostante, sembra essere proprio lui in pole position per la posizione di terzo singolarista in Spagna, ma resta da capire chi sarebbe l’escluso tra Flavio Cobolli e Lorenzo Musetti. Il primo è stato un esperimento dello stesso Volandri, giocatore in cui l’allenatore crede molto, mentre il secondo, sia per ranking che per esperienza, potrebbe avere la meglio e rientrare dunque nei tre. Una volta sanato questo dubbio sembra che la squadra sia pronta per provare a vincere il torneo e difendere così il titolo.