Quando ieri, dopo il GP della Thailandia, abbiamo visto le immagini che circolavano sui social di Marc Marquez con la tuta slacciata, abbiamo liquidato la cosa come la solita polemica da tifosi accecati. E l’abbiamo anche scritto. Solo che, a distanza di 24 ore e con il tempo di andare a rivedere l’intero GP, adesso dobbiamo ammettere di aver sbagliato.
Sì, perché la tuta di Marc Marquez non s’è aperta dopo il traguardo, come avevamo ipotizzato, ma subito dopo la caduta che gli è costata la seconda posizione e la possibilità di giocarsi la vittoria con Pecco Bagnaia. Anzi, ora a raccontarlo non ci sono solo le immagini degli on board, ma anche lo stesso Marquez. “Credo si sia aperta durante la caduta – ha confidato alla stampa spagnola - quando si è attivato l'airbag: c'era molta pressione sulle spalle e, sebbene abbiamo un sistema di sicurezza, la chiusura si è mossa”.
Una ammissione, dunque, a cui però sembra non aver fatto seguito alcun provvedimento e anche alcuna spiegazione sul perché, eventualmente, il provvedimento non sarebbe da prendere. Eppure l’articolo del regolamento, nella parte relativa alle norme di sicurezza, parla chiaro: “la tuta deve essere in buone condizioni e ben chiusa per tutta la gara”. Tanto che Fabio Quartararo, nel 2021, si ritrovò con una penalità di ben tre secondi per aver corso con la tuta slacciata e essersi anche liberato della protezione per il petto. E’ vero che nel caso di Fabio Quartararo la tuta si era aperta completamente, così come è vero che lo scorso anno Jorge Martin non è stato sanzionato perché, trovatosi alle prese con lo stesso problema, riuscì a sistemare la situazione nel giro di pochi secondi. Marc Marquez, però, non ha sistemato nulla. E non è neanche arrivata la comunicazione che la race direction ha preso in esame la questione.
Tutto come se nulla fosse accaduto, quindi, ma non è un bel raccontare. Perché episodi così alimentano la malizia di quelli che ogni volta sottolineano come ci siano sempre, in MotoGP, due pesi e due misure e, inevitabilmente, anche piloti di Serie A e piloti di Serie B. Non significa, sia inteso, che Marc Marquez andava penalizzato, ma semplicemente che se c’è una ragione per cui si è deciso di non procedere, sarebbe bene comunicarla nella maniera più chiara possibile.