La vittoria a Wimbledon di Carlos Alcaraz ha rimesso in discussione molto all’interno del mondo del tennis. In primis, il fatto che Jannik Sinner possa non concludere davvero la stagione da numero uno al mondo, venendo incoronato tale alle Nitto Atp Finals di Torino a novembre. Il fatto di aver perso, di aver avuto un malore, la cui entità ci è stata spiegata da Daniele Bracciali, e di non essere arrivato nemmeno in semifinale, beh, non lascia certo sereni i fan dell’altoatesino e, in generale, gli appassionati del tennis italiano. Carlos Alcaraz, invece, ha battuto Nole Djokovic in soli tre set, avendo ritrovato una forma fisica e una continuità non tipici del tennista spagnolo. Anche lui ha spesso avuto infortuni e, soprattutto, non riusciva a trovare stabilità nel gioco che, piuttosto, ha sempre avuto molti up and down. Lo stesso Luca Bottazzi a MOW ha detto che Alcaraz ha qualcosa in più di Sinner, anche se il primo a dire che fosse più forte Carlos era stato proprio Ivan Zazzaroni, duramente criticato all’inizio, ma ora sono in diversi a seguire la sua tesi. E che cosa ne pensa l’ex campione Adriano Panatta, che era già intervenuto sulla questione Sinner-Kalinskaya? Chi, il favorito, soprattutto in vista delle Olimpiadi di Parigi?
“Lui è già fortissimo e ha un 10% in cui fa cose con poco senso. Se gli passasse questa cosa…Poi non capisco queste classifiche, perché per quanto mi riguarda lui e Sinner sono primi a pari merito per quanto hanno fatto vedere quest’anno. Sta logica di quanto han fatto l’anno scorso non la capisco”. E, sempre in riferimento ad Alcaraz e alla finale di Wimbledon contro Novak Djokovic, ha detto che “parliamoci chiaro, Djokovic è arrivato in finale avendo un tabellone agevolato. Ha affrontato negli ottavi Rune che si batte da solo, mentre devo ammettere che contro Musetti mi aveva un po’ illuso per il livello di gioco espresso. Nella finale, invece, si è vista una grande differenza tra lui e Alcaraz”. E, Lorenzo Musetti, invece, come lo giudica? “Lui ha giocato bene, però aspetta ancora troppo. Quando giochi contro Djokovic, non che è puoi aspettarsi che la partita la regali lui. Deve giocare in maniera più aggressiva e un metro e mezzo più avanti, cosa che in parte ha fatto in questo Wimbledon”. Queste sono le dichiarazioni di Panatta affidate al podcast La Telefonata, prodotto da Fandango e disponibile su Spotify, in cui, sempre chiacchierando con l’amico storico Paolo Bertolucci ha affrontato il tema Olimpiadi: “Djokovic non penso batta più né Alcaraz e né Sinner e per i Giochi sarà un affare tra loro due. Jasmine Paolini si giocherà le medaglie”. Lo scontro, quindi, anche secondo Panatta, resta quello tra lo spagnolo e l’italiano, che non si contendono “solo” le medaglie olimpiche, ma anche il posto in vetta.