È il momento dell’Italia nello sport: dal tennis con Jannik Sinner numero uno del mondo e Jasmine Paolini che è arrivata in finale al Roland Garros. Poi ci sono Gianmarco Tamberi (detto Gimbo) e Marcell Jacobs nell’atletica, e gli europei di calcio con il timone del tecnico Luciano Spalletti. Ma che scelte ha fatto il tecnico di Certaldo? Ha fatto bene a non convocare Ciro Immobile? Abbiamo parlato di tutto questo con Ivan Zazzaroni, il direttore del Corriere dello Sport, a cui abbiamo chiesto apertamente se non amasse l'Inter e Simone Inzaghi, che si è espresso anche sulle competizioni europee, sui diritti tv di Sky e quelli di Dazn. Chi ha fatto la scelta più lungimirante? E quali, tra Champions, Conference ed Europa League, avremo la possibilità di vedere in chiaro? E per Dazn è davvero crisi come si vocifera? Poi ha risposto alla domanda che tutta Italia si fa: Jannik Sinner o Carlos Alcaraz? Chi è più forte al di là della classifica Atp? E quanto sono distanti loro due rispetto a colleghi come Matteo Berrettini o Lorenzo Musetti? Poi ci dice la sua sul futuro di Novak Djokovic e Rafa Nadal.
Partiamo con la domanda che si sta facendo tutta Italia: Alcaraz o Sinner? Chi è più forte dei due?
Durante la semifinale ci ho pensato, nonostante io non sia uno specialista di tennis. Mi sembra che sul piano del talento naturale Alcaraz abbia qualcosa in più rispetto a Sinner. Jannik ha un notevole talento e ha sviluppato soprattutto negli ultimi anni un tennis estremamente personale, che talvolta lo può mandare in difficoltà. Lui è un fuoriclasse ma sul piano del talento naturale e sul numero dei colpi credo che Alcaraz abbia qualcosa in più.
Quanto influisce su Jannik il fatto che sia diventato numero 1? Troppa pressione?
Credo che lui la pressione la stia gestendo alla grande, è anche cresciuto in termini di comunicazione. Vedo che sta studiando molto ed è uno che si applica tantissimo, che cerca di completarsi sotto tutti i punti di vista. Se andate a vedere le interviste di uno o due anni fa rispetto a quelle di oggi lui è un'altra persona. Probabilmente ha anche una sua personalità molto evidente e chiara, ma adesso trova sempre la parola adatta al momento: una comunicazione molto semplice ma altrettanto efficace.
Quanto aumenta il rischio di infortuni data l’intensità e la maggior frequenza delle partite? Djokovic si è appena operato, Sinner ha avuto il problema all’anca e Alcaraz diversi fastidi.
Sinner ha avuto un problema all'anca ed è ancora molto giovane, ma è diverso il discorso per Djokovic che ha una certa età e non so se lo vedremo alle Olimpiadi. Anche Zverev l'altra sera contro Alcaraz è arrivato al quinto set che non ne poteva più. È chiaro che giocando tanto puoi andare incontro a infortuni. Ma Sinner e Alcaraz sono ancora molto molto solidi.
E Nadal?
Mi sembra francamente alla fine. È arrivato al momento di chiusura della sua carriera e prima o poi lo comunicheranno.
Berrettini c’è chi lo ha dato per disperso come Luca Bottazzi.
No, non è in grande condizione da un po’ di tempo, ha avuto anche diversi infortuni. Può anche essere che riesca a risollevarsi, ma dipende anche molto dal carattere e dalla voglia. Sinner è stato l’accensione per tutti gli altri che gli stavano attorno, mi hanno detto “se ce l’ha fatta lui ce la posso fare anche io” e in effetti i risultati ci sono, perché abbiamo fatto tre finali e una semifinale al Roland Garros. Non so se basti avere una guida per migliorare, ma spero per Berrettini che ce la faccia e che si riprenda.
Sky Italia ora ha in esclusiva i diritti televisivi su Champions, Europa e Conference League: niente più partite trasmesse in chiaro dalla prossima stagione. Ormai il calcio è per i ricchi che si possono permettere l'abbonamento?
Credo che per l’Europa League qualcosa si vedrà in chiaro, ne stanno discutendo. Non penso che comunque sia solo per ricchi, perché la gente va anche allo stadio, ultimamente li hanno riempiti. Il calcio giocato è per i ricchi semmai: la Super Champions farà aumentare sicuramente la distanza tra i campionati nazionali e le coppe europee. Questo è indubbio.
Come lo vede il nuovo format di Champions?
Sono curioso, ma credo che siano troppe partite e il troppo stroppia. La troppa offerta può creare qualche problema soprattutto ai campionati nazionali. Ho la sensazione che, avendo 8 squadre che giocano le coppe, si andrà a impoverire la Serie A.
Stiamo favorendo lo spettacolo europeo a discapito di quello nazionale?
Sì, perché c’è questo tentativo di andare verso gli eventi. È un po’ com’era la Super Lega: tutti i giovani vogliono i grandi eventi, le grandi partite e la grande selezione, per cui il tentativo è quello di fare una sorta di “Nba” e devo dire che la Super Champions ci sta arrivando.
A proposito di diritti, sempre che Dazn sia in crisi. Conferma?
È una conseguenza del discorso che abbiamo appena fatto. Se Dazn spende 700 milioni per avere i diritti per 5 anni e poi realizzano la Super Champions, l’Europa League e la Conference League, hai 8 delle tue 20 squadre in Europa ed è evidente che poi ti diverti poco.
Che cosa hanno sbagliato?
L’errore clamoroso è stato acquistare i diritti per cinque anni, oltretutto a fronte di uno sviluppo da parte dell'Uefa delle coppe. Quello è davvero un errore, perché per cinque anni non sai che tipo di prodotto darai al pubblico italiano. Di serio fondamentalmente hai solo il calcio e le 12 squadre che restano sono medio-basse. Questo significa che, come minimo, hai 6 o 7 partite a settimana di interesse minore.
Però la telecronaca ha un valore enorme.
Io abbasso sempre il volume. L’unico che ascolto è Caressa e poi mi sta piacendo Zancan di Sky che se non crede subito di essere un fenomeno diventa molto bravo.
Per gli europei Spalletti ha fatto bene a lasciare a casa Immobile come punta centrale e preferendolo a Retegui e Scamacca?
Immobile quest'anno ha avuto una serie di problemi, io l'avrei portato, ma in generale noi a livello di centravanti non siamo messi bene. Consideriamo che Ciro all'ultimo europeo non è andato bene, per cui viene da una stagione veramente sfortunata, è chiaro che Spalletti abbia fatto delle scelte diverse, visto che non c'è di meglio in giro. Io ero abituato a centravanti diversi, abbiamo fatto però anche un mondiale con gli Iaquinta e Inzaghi eh…
Molti pensano di lei che non sopporti l’Inter, vogliamo sfatare questo mito?
Non è assolutamente vero che non mi piace l'Inter e non l'ho mai detto. Io ho soltanto contestato e criticato per tre anni la gestione di Steven Zhang e ho avuto ragione. Insieme ad Alessandro Giudice, che è un esperto, abbiamo mostrato di volta in volta tutte le problematiche che comportava quella gestione. In realtà ho sempre esaltato il lavoro che invece hanno fatto Marotta e Ausilio, ma non mi piaceva nessun comportamento del cinese.
L’Inter è la squadra che in tutto l’europeo ha portato più giocatori: un dato non scontato. Quanto può indisporsi un allenatore, sapendo che i suoi sono comunque più stanchi e a rischio infortunio?
I giocatori quando vanno in nazionale migliorano il loro standing e molto spesso anche il loro valore, oramai sono aziende. Per cui l'allenatore si potrà anche arrabbiare, ma sa perfettamente come stanno le cose. Se non si vuole avere tutti quei giocatori che poi vanno a fare l'europeo, allora non devi firmare per l'Inter, ma Simone Inzaghi questo problema non se lo pone minimamente.
La scelta di Thiago Motta di andare alla Juventus come la valuta?
È una grande opportunità, anche se mi dispiace la modalità con cui ciò è avvenuto. Si è trattato di una grande presa in giro perché si parla di Thiago Motta alla Juventus da novembre dello scorso anno, per cui probabilmente ogni tanto i giornalisti ci prendono no?
Invece Conte al Napoli non è un suicidio visto il carattere di De Laurentiis?
No, semmai è un omicidio per le altre squadre. Conte è fortissimo come allenatore, per cui riporterà il Napoli in vetta ed è stata la notizia più bella dell'estate. Abbiamo perso Allegri, Sarri, Pioli, ci volete lasciare almeno un grande allenatore oltre a Simone Inzaghi su una panchina italiana?
Potrebbe esserci il rischio di uno scontro al vertice tra Antonio Conte e Aurelio de Laurentiis. Sono entrambi due pesi forti.
Se i risultati arrivano i due pesi forti vanno d'accordo. Hanno caratteri strani e divisivi, ma se fanno risultato si abbracceranno e si ameranno come non mai. Pensi che Spalletti non abbia un carattere forte? Ha vinto anche uno scudetto ed è stato lì due anni.
Molto, infatti se ne è andato.
Beh, perché ha ragionato e sapeva che non avrebbe potuto ripetere quello che aveva fatto.
A proposito di caratteri forti, Tamberi, nonostante l’oro, divide per i suoi atteggiamenti. Quanto è in linea con il nostro “atleta modello”? O è troppo show man?
Tamberi è anche un mio caro amico e io ringrazio il fatto che abbiamo un atleta come lui. Ti sa coinvolgere, ha un’empatia altissima, è simpatico, preparato e fenomenale come atleta. L’altra sera saltava come un grillo, infatti tutti dicono che abbia preso da Valentino Rossi, sono marchigiani entrambi. Credo sia proprio nella testa di Gimbo il desiderio di sviluppare qualcosa di più per l’atletica: una sorta di show che serve e che viene abbinato al risultato. Non è che fa solo lo show man e poi arriva secondo o terzo. Lui ha fatto mondiali, olimpiadi, europeo…io gli permetto anche di fare il giro dell’Olimpico per sei volte, di andare da Mattarella o di mettersi le molle nelle scarpe. È un ragazzo molto positivo, e l’atletica ha bisogno di ragazzi come lui.
E chi dice che era Paltrinieri a meritare il ruolo di portabandiera?
Non ha nient’altro a cui pensare.
Jacobs ha avuto solo un exploit vincendo l’oro o potrà garantire continuità?
Ha appena vinto l’europeo e le ultime olimpiadi, mi sembra che lui sia uno dei più interessanti delle prossime olimpiadi. Lo hanno criticato e gli hanno detto di tutto, ma lui si è ripresentato all’Olimpico e ha vinto. Abbiamo un fenomeno, teniamocelo stretto invece di criticare qualunque cosa. Noi siamo questo, non accettiamo di avere dei fuoriclasse e atleti di questo tipo. Credo sia un grande riscatto per lui nei confronti di critici e luoghi comuni.
Luoghi comuni che ci sono stati anche con Lorenzo Musetti? Mettono in discussione la sua resa.
Ci sono due elementi fondamentali negli sportivi: discontinuità e continuità. Se hai la continuità sei un campione, se hai discontinuità sei un campione a tratti. Proverà a essere più continuo. Ma oggi stiamo vivendo una stagione del tennis e dell’atletica spaziali, per cui credo che ci possiamo anche accontentare di avere Sinner, la Paolini, Arnaldi. Abbiamo passato degli anni in cui non contavamo un tubo e non guardavamo il tennis, ora siamo tutti lì a vedere le partite. Noi siamo quelli degli eventi.
Chi è la favorita agli europei?
Non lo so, ma mi sembra che ci sia un livello più basso del calcio europeo in generale. L'Italia non è favorita, parte, se va bene, dalla quinta o sesta posizione. Ma sono importanti gli abbinamenti, le fasi e gli infortuni. Il calcio si presta a tante cose, per cui credo che dobbiamo almeno sperare di fare bene, niente di più.