Che cosa c'è dietro il malore che ha avuto Jannik Sinner ai quarti di Wimbledon contro Daniil Medvedev? Era solo sottotono o c'era dell'altro? E i gossip sulla fidanzata dell'altoatesino Anna Kalinskaja? C'è chi sta accostando Jannik al periodo di Matteo Berrettini con Melissa Satta, ma su quali basi? Lo abbiamo chiesto all'ex campione di tennis Daniele Bracciali, che ci ha svelato i retroscena, oltre ad aver analizzato i possibili scenari per quanto riguarda le due semifinali del torneo di Londra. Quali chances ha Lorenzo Musetti? E Novak Djokovic davvero può ancora sorprendere nonostante sia da pochissimo rientrato dopo un intervento al ginocchio? Poi abbiamo parlato dell'orgoglio italiano: Jasmine Paolini in semifinale del singolare femminile del medesimo torneo. Poi, occhio a Fritz che potrebbe essere una sorpresa non indifferente.
Sinner ha perso ai quarti contro Medvedev, ma c’è chi sostiene che ha preso un medical time out troppo lungo perché era in difficoltà e non reggeva il ritmo della partita. Che tipo di malore può aver avuto?
Da fonti certe so che Sinner stava già male la notte del giorno precedente, per cui il giorno dopo non era al 100%. Questa non deve essere una scusa, bensì un dato di fatto, ma non credo che lui abbia preso tempo per una questione di strategia, non è il tipo. Ieri giocava con un top player e a quei livelli, quando sei anche poco al di sotto del tuo livello, poi rischi che contro uno come Medvedev perdi la partita come poi è accaduto. Ma sono cose che possono capitare nell’arco di un anno, spiace solo che a Jannik sia successo proprio durante Wimbledon, dove aveva grosse chances di vittoria.
Sui social circolano pesantemente le solite ipotesi. Quella che fa più rumore lo vedrebbe distratto dalla Kalinskaya. C’è chi lo accosta al nuovo Matteo Berrettini quando stava con la Satta.
Sono tutte follie e cose inventate. Anzi, se proprio dobbiamo dirla tutta, avere la propria fidanzata al torneo è molto meglio che non averla, anche perché hai meno distrazioni e te lo posso garantire. Se vai da solo ai tornei può essere che la sera esci, fai serata, ed è per questo che avere accanto la propria ragazza, se è una che capisce che cosa deve fare un tennista durante la giornata, è un vantaggio. Lei, da tennista, lo capisce molto meglio di altre e non voglio paragonare questa situazione a Berrettini. Anche perché nemmeno lui, quando si portava dietro la Satta, aveva avuto problemi. Dopo la Satta è stato con un’altra, per cui sono sempre le solite voci da bar che comportano questi pettegolezzi. Ci sono passato anche io, e ti posso assicurare che avere dietro la propria ragazza è un grande vantaggio. Nel 1998, a Olbia, a vent’anni, ho vinto il challenger proprio portandomi dietro la fidanzata per la prima volta. Quello che dicono in giro sono tutte minchiate.
Ti aspettavi che Musetti arrivasse ai quarti?
Musetti l’ho visto molto in crescendo nell’ultimo periodo, e non vi ho mai nascosto che mi fa impazzire come gioca. L’ho visto a Wimbledon con la compagna e con il figlio e, anche se chiaramente il merito non è solo loro, gli da una situazione di stabilità che gli consente di giocare al massimo. Il suo massimo, essendo lui un giocatore che sa giocare a tennis, vuol dire fare exploit come questo, ovvero arrivare ai quarti di Wimbledon. È il giocatore che a me, in questo momento, piace più di tutti. Se dovessi scegliere chi guardare sarebbe proprio lui. Non vuol dire che se è il più bello da vedere vinca sempre, ma ci sta regalando delle soddisfazioni e arrivare fin qui è tanta roba.
E Nole? Dato che è appena rientrato da un intervento al ginocchio…
Non saprei che cosa dire davvero, sono basito per Nole che alla sua età riesce a rientrare, pur non essendo al suo massimo. Che c’è da dire? Magari non vince, ma è arrivato in fondo a un torneo come Wimbledon e c’è solo da fargli i complimenti. Si vede la voglia di giocare, di rimanere lì e lottare, anche se sa che i giovani che gli sono dietro stanno scalpitando molto. Lui è uno che ha battuto tutti i record possibili e immaginabili, c’era da aspettarsi che dopo l’intervento sarebbe tornato in campo con risultati ottimi. Tra l’altro ha vinto per scretch ora: si è aggiunta la fortuna che gli permetterà di recuperare ancora meglio.
Chi vedi favorito per la finale?
Nella parte alta Medvedev e Alcaraz non saprei nemmeno chi dei due possa prevalere. Sono due talenti, anche se per Medvedev battere Sinner è un’iniezione di fiducia. Se Noke fosse stato al massimo ti avrei detto lui in finale ma, non essendolo, può succedere di tutto, anche se una sorpresa potrebbe essere Fritz. Non è detto che lo stesso Musetti non si esalti e non dia il massimo.
Oltre a Musetti anche la Paolini si sta rivelando un orgoglio italiano.
La Paolini è da un po’ che ci sta abituando a questi exploit. Il suo punto di forza è sicuramente il fatto che copra il campo in modo incredibile, si muove in maniera pazzesca e non ha nessun colpo in cui l’avversaria sa di poterla cogliere in fallo. Ha più o meno tutti i colpi buoni e con un ottimo rovescio. Poi ha una grinta incredibile che, sommato alla voglia di vincere e all’allenamento costante con Renzo Furlan, straordinario, la rendono quella che vediamo noi. Ora è a un livello impressionante.