KTM arriva alla sosta del mondiale con quella sensazione sospesa di promessa non mantenuta. Perché la RC16 era partita forte, in particolare con Pedro Acosta, ma poi il talento del giovane pilota spagnolo non è bastato a mascherare i limiti di una moto che non è ancora perfetta e di una squadra che forse è ancora troppo giovane. Non perché KTM sia in MotoGP da poco, ma perché in seno al marchio austriaco tutto cambia in continuazione, con buona pace della continuità che invece servirebbe in certi frangenti.
C’è un problema e il primo a dirlo è stato Pedro Acosta, che addirittura passerà le vacanze in Austria proprio per conoscere e capire fino in fondo le dinamiche di KTM sin da tutto quello che succede in fabbrica. Ma c’è anche qualche campanello d’allarme che c’entra poco con il racing e che riguarda, piuttosto, il mercato. Il patron del Gruppo Pierer, infatti, appena pochi giorni fa ha ammesso che c’è un po’ di crisi da non sottovalutare: “Nell’anno finanziario in corso – ha raccontato - la crescita dei mercati principali delle moto di Pierer Mobility in Europa e negli USA ha subito un notevole rallentamento. Tra le cause, ci sono l’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti d’America, che rimarranno molto alti, il che avrà un impatto negativo sulle nostre aspettative di vendita. Anche le cifre di vendita in Europa sono volatili. Le vendite di Pierer Mobility non raggiungeranno le aspettative per quest’anno, dopo tre anni consecutivi di grande successo“.
Il momento, insomma, in KTM non è dei migliori, anche se c’è da dire che tutto la parte racing del marchio austriaco ha comunque le spalle più che coperte dallo sponsor RedBull. E’ chiaro, però, che un po’ di nervosismo e apprensione si riversa anche nelle corse. Così come è noto che, al di là del mercato faraonico portato avanti da KTM in MotoGP con gli arrivi di Bastianini e Vinales, all’interno delle squadre è in corso una mezza rivoluzione. Fabiano Starlacchini – portato in KTM dopo anni di Ducati – concluderà la sua avventura già dalla fine di questa stagione per motivi non meglio precisati: “Non c’erano le condizioni per andare avanti insieme”.
Non è una testa che salta, ma poco ci manca. E la conferma che aleggia delusione per i risultati che non arrivano si può trovare anche nelle parole del responsabile racing di KTM: “Il mio compito è difendere i piloti – ha detto Bierer – Manca qualcosa per metterli nelle condizioni di fare bene davvero”. Il qualcosa che manca lo cercheranno già in questa pausa estiva, visto che SpeedWeek, da sempre vicinissima a tutto ciò che accade in KTM, ha annunciato che Dani Pedrosa e Pol Espargarò saranno in pista con il test team già in questi giorni. Una sorta di test organizzato al volo e in gran segreto al RedBull Ring, per capire come lavorare sulla moto per risolvere quelle criticità che stanno mandando in crisi anche Pedro Acosta. Il pilotino spagnolo, stando a quanto è dato sapere, non sarà chiaramente in sella, ma seguirà dal box e di persona le giornate di test, proprio per confrontarsi direttamente con i due collaudatori e i tecnici.