Premiato in occasione del “Mecenate dello Sport” Pietro Ferrari, figlio di Enzo e vicepresidente del Cavallino, nel ritirare il riconoscimento a nome della famiglia e del brand, ha spiegato cosa significhi la Ferrari per lui: "La Ferrari è fatta di tante persone, questo premio lo condividerò con tutti a Maranello: anche in Formula 1 non ci sono solo i piloti, ma oltre mille persone dietro quel lavoro. Ho avuto la fortuna di aver dato il mio contributo nei momenti più o meno belli e in tutta l'azienda c'è un grande senso d'appartenenza. Le grandi vittorie di Daytona e Le Mans hanno costruito il mito Ferrari, ma il passato lo dobbiamo mettere alle spalle, come diceva mio padre, e dobbiamo tenerlo in considerazione per non ripetere gli errori. Lo sport è molto importante per la nostra azienda: Ferrari vende automobili apprezzate in tutto il mondo, ma è anche sport. Sono due facce della stessa medaglia, tutti sanno che la Ferrari comunque corre e c'è. Ci siamo e ci saremo".
Durante il suo discorso, il dirigente ha avuto un pensiero per Micheal Schumacher, il pilota simbolo degli anni d’oro della Rossa, ricordando alcuni momenti trascorsi insieme: "Ho avuto il piacere di avere Schumacher ospite a casa e bere assieme una bottiglia di vino rosso: aveva davvero piacere nell'avere questi momenti di intimità e tranquillità. Era una persona semplice, chiara, precisa, una personalità molto lineare. Mi spiace che ne parliamo oggi come fosse morto: non è morto, lui c'è ma non riesce a comunicare”. Per poi menzionare anche il giovane Mick: “Sta facendo il suo percorso, è in un team che appoggiamo, che ha fatto la scelta di non spendere nel 2021 e che usa una macchina che non era già buona del 2020. Stanno spendendo per il 2022 e anche noi di Ferrari stiamo aiutando l'Haas: speriamo di dargli per il suo secondo anno una vettura con cui possa dimostrare le sue qualità".
In merito invece a cosa pensi Pietro Ferrari sull’attuale coppia di piloti della Scuderia, l’imprenditore ha risposto dicendo che Charles Leclerc sarebbe piaciuto a suo padre: "Charles Leclerc? Sarebbe piaciuto sicuramente a mio padre. Il confronto tra piloti del presente e passato è difficile. Gilles Villeneuve era istinto puro, Charles è molto diverso: è un pilota intelligente, un ragazzo estremamente dotato da tutti i punti di vista, con riflessi straordinari, grande concentrazione. Se riusciremo a dargli un mezzo adeguato ci darà grandi soddisfazioni".
Parole di elogio anche per Sainz:"Anche Carlos Sainz sta dimostrando di essere un giovane solido e veloce. Abbiamo una bella squadra, per il futuro tutto cambierà, le carte si rimescoleranno e dobbiamo ricordarci che ci sono tanti limiti tecnici fatti dal regolamento e che il prossimo anno sarà tutto nuovo".