In Italia è giornata di spogli elettorali vista la chiamata ai ballottaggi di ieri e oggi per eleggere i sindaci di varie città, tra cui Roma. E per questo c’è venuto in mente di fare una sorta di panoramica sulla MotoGP, per capire quali sono i piloti di sinistra e quali, invece, quelli di destra. Ovviamente pensando alle preferenze: non di voti, ma di curve. Nel senso che dell’ideologia non ce ne può fregare di meno, mentre ci interessa, e tanto anche, qual è la piega che preferiscono.
Quasi inutile stare a dire, ad esempio che il più “di sinistra” di tutti è Marc Marquez. L’otto volte campione del mondo non ha mai nascosto di essere uno che ama le curve a sinistra e di riuscire meglio, quindi, su circuiti in cui c’è una prevalenza di curve così dette mancine. Una predilezione che, adesso, è ancora più accentuata: “Ho sempre amato di più i circuiti sinistrorsi – ha raccontato un una recente intervista – Ora, però, la cosa è ancora più marcata perché con i problemi al braccio destro faccio fatica a forzare in alcune situazioni e in quei circuiti dove ci sono parecchie curve a destra. Se prima era solo una questione di preferenza, quindi, adesso c’è proprio una situazione che mi porta a sentirmi molto meglio, anche fisicamente, quando le curve a sinistra sono di più”. Insomma, tra i piloti della MotoGP, se proprio vogliamo continuare nel paragone con la politica, la bandiera rossa del rosso più acceso la porta Marc Marquez. Ma anche il suo eterno rivale, Valentino Rossi, la pensa come lui: “Ho sempre preferito le curve a sinistra – ha raccontato il Dottore – probabilmente perché sono mancino e perché, comunque, nei circuiti c’è quasi sempre una maggioranza di curve in quella direzione”.
Tanto che di piloti che preferiscono le curve a destra ce ne sono veramente pochi. E nemmeno si espongono più di tanto. Si dice nel paddock che due che le amano particolarmente siano i fratelli Espargarò, ma non lo hanno mai confermato in pubblico, anche se i risultati, in effetti, sembrano dire che quando il giro è destrorso riescono ad ottenere un po’ di più. Chi, invece, lo dice anche se non riesce a spiegarselo, è Enea Bastianini: “Mi sento più a mio agio nelle curve a sinistra. Ma quando controllo i dati, sono più veloce negli angoli a destra. Non so perché, ma è davvero così". Di certo, restando sulla metafora politica, il più democristianaccio di tutti è il quasi campione del mondo, Fabio Quartararo, che ha domanda specifica ha risposto: “Destra o sinistra? Non mi importa, io preferisco le curve giuste”. Una risposta in perfetto politichese, con il pilota della Yamaha che ha poi aggiunto: “Le curve giuste sono quelle in cui ti senti più a tuo agio, ce ne sono alcune nei circuiti del mondiale che mi vengono proprio naturali. Su altre, invece, c’è da lavorarci e da studiarci sopra, ma non saprei dire se sono di più a sinistra o a destra”.