Cinque secondi di distacco dopo il primo giro, un paio al termine del secondo passaggio, fino a quando gli è passato di fianco Joan Mir. Marquez gli si è messo in coda e ha cominciato a girare quasi come se il tempo si fosse fermato a un attimo prima del terribile incidente che l'ha visto coinvolto la scorsa domenica, sulla stessa pista, mentre era protagonista di una rimonta a dir poco incredibile.
Un lampo che, per un attimo, ci ha fatto dire: Marc Marquez va come Marc Marquez, anche con un braccio rotto. Ma la frattura completa dell'omero destro, operata con l'inserimento di una placca, è tornata presto a pretendere attenzione nei restanti minuti del turno.
Dopo un piccolo dritto alla Dry Sac, Marquez è, infatti, rientrato ai box, accolto da tutto il suo entourage. Giusto il tempo di dare un feedback a medici e manager, prima di dare il "liberi tutti" - anzi, il "fuori dalle balle". Non si è neppure tolto il casco, è rimasto seduto nella sua postazione qualche istante, ha guardato i suoi tempi e quelli degli altri, ed è uscito di nuovo, mostrando un primo gesto di insofferenza. Una visiera strappata in maniera diversa dal solito, quasi a lamentarsi di non essere nelle condizioni sperate.
L'impressione è che Marquez possa essere veloce, se stringe i denti, ma che non riesca ad esserlo in maniera costante, per più di qualche settore consecutivamente.
Perché se è vero che l'otto volte campione del mondo ha mostrato sprazzi di velocità - con tanto di gomito a terra (sì, proprio quel gomito) e via, come se niente fosse - è altrettanto vero che nel secondo e nel terzo run si è scoperto dolorante e piantato su tempi da centro classifica.
Tanto il male, evidentemente, al punto che nei minuti successivi al termine della FP3 è stata tutt'altro che un'ipotesi azzardata la possibilità che il team HRC dichiarasse un forfait per il pomeriggio e. naturalmente, per la gara.
E invece no. Marquez girerà anche oggi pomeriggio e soltanto dopo la seconda sessione di libere della giornata e, presumibilimente, dopo le qualifiche, deciderà che fare.
Anzi, conoscendolo è probabile che la decisione sia rimandata ancora una volta, dapprima al warm-up e poi ai primi giri di gara. Perché la forza e la determinazione di questo ragazzo sembrano essere superiori a qualsiasi malanno fisico, al punto che lui stesso pare volersi imbrogliare.
"Provo solo cinque minuti", sembra dirsi, quasi a voler rassicurare quella parte di sè e delle persone che ha intorno che, giustamente, sollevano ben più di un dubbio, sull'opportunità di uno sforzo del genere. Una politica dei piccoli passsi che, a furia di "vediamo dopo come va", potrebbe portarlo davvero in griglia e, perché no, a competere per qualcosa in più di una manciata di punti, con l'aiuto di qualche ritiro.