In griglia a Suzuka le due Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc si trovavano rispettivamente in quarta e ottava posizione. Un risultato deludente a primo impatto dopo le tre gare già corse nel 2024, dove la rossa in qualifica aveva dimostrato comunque competitività, nonostante la SF-24 sembri una vettura più performante in gara che in qualifica. Invece a Suzuka i due piloti hanno incontrato qualche difficoltà, con errori qua e là e sbavature che alla fine li hanno portati un po’ più lontani rispetto a quanto pronosticato. Sembrava quasi di vedere nuovamente un film già visto: le Ferrari forti durante le prime due gare, ma già meno competitive con l’avanzare dei weekend. Il Gran Premio del Giappone però ha raccontato tutta un’altra storia, con Charles Leclerc e Carlos Sainz che hanno confermato le potenzialità di questa vettura massimizzando ancora una volta il risultato.
Chi ha interpretato meglio la fase iniziale della gara è stato Charles Leclerc che, dopo la seconda partenza - visto l’incidente tra Daniel Ricciardo e Alex Albon che ha portato subito al primo giro una bandiera rossa - è riuscito ad avere un passo impeccabile, rimanendo fuori dai box mentre tutti rientravano fino a ritrovarsi in cima alla classifica, leader della corsa. Il muretto di Ferrari ha infatti ben pensato di attuare una strategia da un solo stop, mentre il resto della griglia era improntato su un doppio cambio gomme, per cercare di guadagnare più terreno possibile. Charles Leclerc è riuscito a gestire i suoi pneumatici fino all’arrivo di Verstappen, che però è riuscito a riprendersi la prima posizione in un batter d’occhio, complice anche il suo set appena montato di gomme nuove, e poi a quello di Checo Perez. Una volta terzo il monegasco è rientrato in pit-lane per la sua sosta, con un grande lavoro dei meccanici Ferrari, e da lì è riuscito a risalire fino alla seconda posizione, poi ceduta a Perez. Una strategia impeccabile su una sola sosta: un'impresa difficile ma che è stata la chiave del grande risultato di Leclerc.
“Sono molto contento per come è andata la gara, quest’anno siamo forti e il feeling c’è sempre stato” ha detto Leclerc ai microfoni di Sky una volta terminato il gran premio. Il monegasco alla fine è arrivato ai ferri corti con il suo compagno di squadra, Carlos Sainz, che lo ha superato nelle ultimissime fasi della corsa in una lotta estremamente corretta e funzionale al risultato di squadra. “Se guardiamo il weekend nell’insieme non sono contento però. Se fossi contento per un quarto posto dovrei rimanere a casa. In qualifica non mi sento al top, nemmeno in Australia mi ci sono sentito e infatti non riesco a mettere le gomme nella finestra giusta. Ora c’è una settimana per capire cosa faccio di sbagliato, quando ci riusciremo sicuramente arriveranno soddisfazioni più grandi” ha continuato Leclerc, che per la prima volta si trova in difficoltà in qualifica, il suo cavallo di battaglia negli anni precedenti.
Carlos Sainz invece ha seguito la strategia “standard”, quella per cui hanno optato la maggior parte dei team e che ha portato anche le due Red Bull alla doppietta. Dopo una partenza chiaramente all’attacco, lo spagnolo ha sempre mantenuto un passo perfetto e costante, fermandosi nei momenti giusti per arrivare a pochi secondi del suo compagno di squadra a fine gara. Un altro podio per Sainz, l’osservato speciale di questa stagione dopo l’addio alla Ferrari per il 2025, che dimostra ancora una volta tutte le sue qualità da pilota. “Questa stagione è iniziata perfettamente”: ha esordito così ai microfoni di Sky, quasi ironicamente vista la gara in Arabia Saudita saltata per via di un’operazione all’appendice. “Oggi è stato molto difficile gestire le gomme per via dell’alto degrado, ma sono molto contento. Nonostante qui sia difficile passare ci sono riuscito sempre senza troppi problemi, sia su Norris che su Leclerc - che erano i suoi principali rivali per il podio - e mi è piaciuto tanto il feeling con le gomme dure.”
Questa sembra davvero un’altra Ferrari. Quella rilevata e cresciuta da Frederic Vasseur, che ridendo e scherzando è davvero riuscito a riportarla davanti a tutti, o quasi. Una squadra che lavora bene, con una sinergia da invidiare e una mentalità tanto ricercata e finalmente trovata, che sa quali strategie mettere in atto e al momento giusto. Due piloti che, dopo tre anni insieme dove sì, si sono aiutati ma anche bisticciati talvolta, corrono insieme per la squadra. Fred Vasseur ha preso la Ferrari per metterla in tutte le condizioni di essere la seconda forza. E si vede il lavoro che è stato fatto, sia fuori che dentro la pista. In Cina sarà tutto più difficile, come hanno precisato entrambi i piloti dopo la gara, perché non si corre lì da un po’ di anni e con queste nuove vetture sarà come scoprire una pista nuova. Ma la direzione che ha preso la Ferrari sembra davvero quella giusta e il campionato è ancora tutto da giocare.