Dopo due anni di Covid, da oggi si è cambiato argomento praticamente ovunque, anche se ne avremmo fatto volentieri a meno: la guerra in Ucraina è un argomento che riguarda tutti molto da vicino e che ha ripercussioni più o meno dirette in tutti gli ambiti, Formula 1 compresa.
Mentre i piloti si dividono per quanto riguarda la partecipazione o meno al GP di Sochi (o meglio, sono tutti contrari a parte il russo Mazepin che ha aperto un caso minimizzando l'accaduto e dando serenamente appuntamento al 25 settembre) c'è anche chi giustamente mette lo sport da parte.
Si tratta del team principa della Ferrari Mattia Binotto, per nulla interessato alle corse in questo momento così difficile: "Da qui a sette mesi c’è tempo per decidere se correre o meno. La F1 in questa situazione non è la cosa più importante di cui discutere. È molto più serio quello che sta succedendo in Ucraina".
In questo clima surreale, si stanno intanto disputando regolarmente i test per l'inizio di una stagione che rischia di perdere subito una sua tappa. E stavolta come detto il Covid non c'entra...