Raul Fernandez non avrà vinto il titolo della Moto2, ma c’è un motivo se il prossimo anno gli occhi saranno puntati su di lui e non su Remy Garnder, che invece il titolo l’ha vinto e con cui lo spagnolo dovrà dividere il box Tech3 in MotoGP. Fernandez era al suo primo anno nella categoria, ha lottato fino all’ultima gara e a conti fatti il mondiale più che averlo vinto Gardner lo ha perso lui con la (strana) caduta a Misano 2 mentre era al comando della gara. Tuttavia, come riportano i colleghi spagnoli di MotoSan riprendendo un’intervista a OKDiario, il giovane pilota spagnolo ha avuto di che consolarsi: “Il dispiacere per come è finita questa stagione si addolcisce un po’ quando penso che ho battuto il record di Marc Márquez: è un pilota con con 8 titoli mondiali e poi, beh, è Marc Márquez”.
Raul si riferisce alla scia di successi di Marc nel 2011, quando lo spagnolo vinse sette GP in una sola stagione. Con la vittoria a Valencia, Fernandez di vittorie ne ha messe in cassaforte otto, anche se il titolo gli è sfuggito per quattro punti appena: “Non te lo giochi a Valencia il titolo, la lotta è in tutte le gare - la sua riflessione - ad ogni gara, chi vince prende 25 punti e chi cade non prende nulla. La caduta di Misano non sarebbe dovuta accadere, è stato un errore da principiante. Lo sbaglio in Germania mi fa più rabbia perché avevo tutto abbastanza chiaro. Quei 20 punti mi avrebbero salvato”.
Poi si toglie un sassolino dalla scarpa parlando dell’importanza della famiglia: “Nel mondo delle moto, se sei legato alla famiglia è una cosa molto mal vista. Ma è la famiglia che mi ha portato qui, perché non dovrei passare il mio tempo con loro? La famiglia è sempre al tuo fianco, sia quando cadi e ti rompi un braccio a 10 anni sia quando te lo rompi a 20 ... Loro sono sempre là, a supportarmi. Quando ero in ospedale, solo la mia famiglia e il mio manager sono venuti a trovarmi. Nessuno della squadra lo ha fatto ed ero a Barcellona: è stato spiacevole. Ma non sto attaccando la squadra per non esserci stata, sto solo dicendo che è importante vedere chi c’è nel momento del bisogno”.
Infine, il nuovo acquisto di KTM parla delle sue aspettative in MotoGP, a partire dall’obiettivo (sarebbe il secondo di seguito) di rookie of the year: “Quello di KTM è un progetto molto giovane: a volte si ottengono risultati e a volte no. Lottare per un titolo quando non sono state ottenute nemmeno due o tre vittorie consecutive è un po' difficile. La KTM brilla in alcuni circuiti e fa ottime gare, ma non è ancora abbastanza costanti. È qualcosa su cui dobbiamo lavorare. Se mettiamo insieme la nostra mentalità per vincere è già un passo importante. Le prime sensazioni con la moto sono state positive anche se in due giorni non ti rendi conto di tutto il potenziale a disposizione. Quando avrò un po’ più di chilometri alle spalle potrò capire bene in che situazione ci troviamo. Oggi non riesco ad essere molto preciso nelle indicazioni, mi sto semplicemente adattando facendo chilometri”. Ha concluso Raul Fernandez.