Ci siamo chiesti quale sarà il tormentone dell’estate 2020, ma non avevamo fatto i conti con una ovvietà: “Il calcio dovrà pur riprendere”. Gli appassionati delle hit estive, quindi, possono mettersi l’anima in pace, perché il protagonista indiscusso della prossima estate italiana sarà il pallone. Come quando ci sono i Mondiali, ma tutto in casa. E rigorosamente senza tifosi, visto che gli stadi saranno chiusi al pubblico.
Oggi, 12 giugno, si comincia, in barba al vecchio detto italico secondo cui "di venere e di marte non si arriva e non si parte". Juve - Milan alle 21, in barba alla scaramanzia e alla tradizione. E, come se non bastasse la partenza in un venerdì, si replica il giorno 13, con Napoli - Inter, sempre alle 21 e sempre per la Coppa Italia. Poi dal 22 ricomincerà a pieno regime la Serie A.
E sarà una Serie A di serie b. E tutto questo giubilo di annunci e di proclami, di “si comincia finalmente”, è roba da trattarci tutti come coglioni. Perché se c’è un’immagine patetica, ma patetica veramente, di tutto questo lungo periodo di lutti, reclusioni forzose e paure più o meno giustificate, quell’immagine ce l’ha offerta proprio il calcio. Probabilmente era stata scattata in una partita di Bundesliga, non me lo ricordo, ma ritraeva giocatori in panchina distanziati di oltre un metro e con tanto di mascherine, mentre quelli in campo si marcavano avvinghiati, viso a viso, nelle varie fasi di gioco. Quindi un calciatore rischia il contagio fino a che è una riserva e diventa immune nel momento in cui entra in campo? Eddai su!
Se si decide di ripartire e di affrontare una percentuale di rischio, tanto vale farlo fino in fondo. Oppure, nel caso specifico del calcio, si cristallizza la classifica, campionato finito e tutti a casa. Le vie di mezzo quando c’è di mezzo la passione innescano scadimenti. Il calcio è passione pura. È stadi, ultras, performance sportiva, denaro che scorre secondo modi e tempi rodati. Così è solo un tentativo di contenere le perdite. E non trattateci, per favore, come i vostri figli quando gli spiegate che il dentista è bravissimo, bellissimo e simpaticissimo e che devono ritenersi fortunati se gli tocca andare dal dentista. Andare dal dentista quando sei un bambino è antipatico come non poter andare alla stadio quando sei grande. Come il non poter fare in tempo a prendere per il culo il tuo amico di fede calcistica diversa dalla tua perché è già ora di giocare un’altra partita.
Avete la necessità di far finire il campionato? Fatelo! Fatelo perché “vi e ci tocca”, ma il gusto non sarà lo stesso e evitate di imbabbocciarci.
Le lunghe trattative tra Ministero, task force, federazioni sportive e club avevano partorito una data: 20 giugno. Poi si è optato per il 22, con un turno pieno da svolgersi entro il 24 e che vedrà i confronti previsti per l'ottava giornata del girone di ritorno. Ma chi già sta in astinenza e pensa di non arrivare in vita a quel giorno senza la sua dose di pallone, potrà anticipare, appunto, con la Coppa Italia (le semifinalidi venerdì 12 e sabato 13 e poi la finale prevista per il 17). Nel mezzo ci saranno, il 20 e il 21, i recuperi delle gare che erano state rinviate prima dell'emergenza.
Dal 22 giugno, poi, sarà domenica ogni tre giorni, fino ad agosto. In piena estate e con i giocatori chiamati a sostenere partite ogni 72 ore sulle gambe.
Intanto, qualora la curva dei contagi dovesse tornare a salire, gli addetti ai lavori hanno già studiato sia un piano B che un piano C. Il primo prevede di chiudere il campionato con un turno secco di play off tra le prime formazioni in classifica; il secondo, quello più catastrofistico, la cristallizzazione della classifica stessa, con lo scudetto che finirebbe tra le braccia della squadra al vertice.
Così in campo nei prossimi giorni
Coppa Italia:
12 giugno: Juventus - Milan (ore 21); 13 giugno: Napoli - Inter (ore 21); 17 giugno: finale (ore 21).
Recuperi:
20 giugno: Torino - Parma (19,30), Verona - Cagliari (21,45); 21 giugno: Atalanta - Sassuolo (19,30), Inter - Sampdoria (21,45)
Serie A, ottava giornata del Girone di Ritorno:
22 giugno: Fiorentina – Brescia (19,30); Lecce – Milan (19,30); Bologna – Juventus (21,45). 23 giugno: Verona – Napoli (19,30); Spal – Cagliari (19,30); Genoa – Parma (21,45); Torino – Udinese (21,45). 24 giugno: Inter – Sassuolo (19,30); Atalanta – Lazio (21,45); Roma – Sampdoria (21,45).
Il 26 giugno, poi, si ricomincia.