Rosario Triolo, voce di Moto3 e Moto2 per Sky Sport MotoGP, si è schierato duramente contro il Green Pass. Dopo Marco Melandri quindi, fortemente contrario all’introduzione della certificazione verde (come ha spiegato più volte a MOW) anche Triolo ha voluto raccontare il suo punto di vista. Un approccio che il giornalista aveva già adottato in passato su altri temi sensibili della politica, dalla delicata situazione cubana dei mesi scorsi al conflitto israelo-palestinese.
“C’è una enorme differenza tra essere No-Vax ed essere no Green Pass - ha scritto Triolo sul suo profilo Instagram - il punto è che non è accettabile che per qualunque ragione al mondo una persona debba mostrare un lasciapassare per poter lavorare. Perché oggi è un pass per un vaccino, domani può essere un pass perché non sei in regola col pagamento del mutuo o di una multa o dell’affitto o della revisione. Quindi si può benissimo essere vaccinati e convinti Pro Vax ma essere contrari al Green Pass, che è un attentato alla Costituzione (Art.1: “L’italia è una repubblica fondata sul lavoro”), e alla libertà individuale”.
Una presa di posizione che, inevitabilmente, ha fatto molto discutere anche all’interno del ristretto ambiente della MotoGP. D'altronde, dalla primavera 2020, Dorna limita l'accesso degli addetti ai lavori (piloti inclusi) a chi è in possesso di un doppio tampone negativo.