Sébastien Ogier è 7 volte campione del mondo WRC, e per la prima volta con Toyota. Il francese ha così raggiunto altri due giganti del Motorspot, Lewis Hamilton e Michael Schumacher, anche se il numero uno nei rally resta il connazionale (nonché omonimo) Sébastien Loeb, con 9 mondiali vinti. Non che ad Ogier manchi la possibilità di raggiungerlo, anche se lo stesso Ogier non pensava di riuscire ad arrivare così lontano.
In un’intervista di Giulio Masperi sulla Gazzetta dello Sport, il 7 volte iridato parla della stagione appena conclusa, dei suoi obiettivi futuri e degli idoli di sempre: ecco i passaggi più interessanti.
Sui sette titoli mondiali ed il conseguente paragone con i due pesi massimi della Formula 1, il francese risponde che: “Essere accostato a campioni del calibro di Lewis e Michael fa molto piacere, senza dubbio, è un onore, anche se parliamo di sport differenti. Quando iniziai a gareggiare, sarebbe stato un desiderio enorme poter arrivare fin qui, e forse ho raggiunto un punto persino più alto di quello che potessi immaginare: sono felicissimo di aver conquistato il primo campionato con la Toyota”.
Poi racconta della stagione 2020, che a causa della pandemia è stata decisamente compromessa: “A inizio stagione mi sentivo un po’ demotivato per la situazione generale che tutti stavamo vivendo, c’erano molti punti di domanda, a volte stando a casa mi sono fatto prendere da momenti di pigrizia - confessa Ogier - poi ho iniziato a ragionare sul campionato e ad allenarmi per cercare di vincere. Mi piace lo sport in generale e stare a contatto con la natura, d’estate vado in bicicletta, mentre per tutto l’anno mi alleno con un piano basato sul rinforzo della muscolatura”.
Nel 2017 Sébastien Ogier guidò una Formula 1, nello specifico la RB7 con cui Sebastian Vettel vinse il titolo mondiale nel 2011. Così gli viene chiesto se gli piacerebbe guidare una MotoGP come ha fatto Lewis Hamilton con Valentino Rossi: “Avrei assolutamente bisogno di provare una MotoGP, un giorno lo vorrei fare, anche se forse le prestazioni di quelle moto sarebbero fin troppo elevate per le mie capacità. Ho incontrato in un paio di occasioni Valentino Rossi e abbiamo parlato, lui è molto appassionato di rally. Mi piacerebbe un giorno provare questa esperienza".
Infine gli viene chiesto di indicare un idolo nel mondo dei Rally: “Farei fatica a indicarne uno solo. Quando iniziai a correre da adolescente, seguivo Sébastien Loeb che è stato un riferimento, anche perché è un connazionale. Ma ci sono stati diversi campioni che mi hanno fatto sognare. Se devo dare un nome allora dico Tommi Mäkinen che è stato un vero idolo. E nella lista c’è anche Ari Vatanen, ma davvero la lista dei riferimenti in questo sport potrebbe continuare”.
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