Marco Melandri è, da sempre, contrario al Green Pass, una posizione che aveva già raccontato a MOW e che, recentemente, ha voluto rimarcare in un post sul suo profilo Instagram: “Si, io mi schiero CONTRO al Green Pass Non sono né a favore né contro il vaccino, ma contro la dittatura che stiamo subendo”. Ha scritto il ravennate (qui l’intervento completo) e Selvaggia Lucarelli, nota giornalista fresca di passaggio a “Domani” da “Il Fatto Quotidiano”, gli ha risposto a tono, sempre su Instagram.
“Caro Marco Melandri - le parole della Lucarelli - ho letto che sei contrario al green pass e lo dici come se stessi facendo una dichiarazione da eroe della patria, ma vabbè, ti perdono. Quello che però non si può perdonare a un personaggio pubblico con un seguito come il tuo è la disinformazione gravissima come nel tuo caso. Perché quello che tu scrivi, può costare delle vite umane. È falso che chi ha avuto il Covid non se lo riprende e non muore. Ripeto, FALSO. È purtroppo morto da poco di Covid l’imprenditore nel ramo del catering Paolo Tortora, che il Covid lo aveva avuto un anno fa. È morta così anche Barbara Bertelli, una donna di Viareggio e molti altri. Tra l’altro, non sempre chi guarisce dal Covid torna in perfetta salute, quindi il secondo giro di Covid può essere molto pericoloso. Dunque, caro Melandri, vedi di correggere le tue parole e di informarti bene, perché le tue false rassicurazioni possono fare dei morti. E immagino che uno che ha corso in moto per anni, sappia bene quanto la vita delle persone sia appesa a un filo, certe volte”.
Un intervento al quale Marco, taggato dalla Lucarelli, ha prontamente risposto: “Io sono contro il Green Pass, non contro il vaccino….Ho detto chiaro e tondo che chi ci crede è giusto che lo faccia, chi non vuole o ha patologie e molto probabilmente avrà problemi collaterali importanti possa decidere di non farlo…( io sono geneticamente predisposto ai trombi ed ho già avuto il covid, se permetti decido io cosa fare della mia vita).
Non ho mai parlato di scienza perché ho la 3° media, e non mi permetterei mai, ma decidere per la libertà delle persone è pura follia!! E comunque - conclude l’iridato in 250 nel 2002 - Art. 1. L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.