Come se la situazione di Sergio Perez non fosse già abbastanza complicata, adesso arriva anche un’agghiacciante statistica a puntargli il dito contro. Quest’anno, in tredici gran premi, sono stati sette i diversi piloti che sono riusciti a vincere almeno una volta e di questo gruppetto il messicano non ne fa lontanamente parte. Anzi, dall’inizio della stagione, Perez sul podio ci è salito solo quattro volte, arrivando secondo nelle due tappe iniziali del Bahrain e di Jeddah e in Cina, e terzo in Giappone. Dal Gran Premio di Miami - l’ultimo abbastanza positivo per il messicano - il pilota della Red Bull è caduto in un abisso dal quale sembra non riuscire ad uscire, a tal punto da far girare voci di paddock che lo vedono sostituito già dopo la pausa estiva.
La statistica, per quanto possa essere negativa per Perez è invece un dato davvero positivo per la Formula 1, che sembra aver ritrovato tanta competitività grazie ai passi avanti delle squadre in questa prima parte di stagione: se l’anno scorso Max Verstappen a metà stagione poteva vantare undici vittorie su tredici gran premi disputati, quest’anno la situazione è ben diversa. Infatti sono stati appunto tredici i weekend corsi fino ad ora e i vincitori sono stati sette piloti diversi: Carlos Sainz in Australia, Lando Norris a Miami, Charles Leclerc a Monaco, George Russell in Austria, Lewis Hamilton a Silverstone e Oscar Piastri in Ungheria, mentre le restanti tappe sono andate tutte a Max Verstappen. La paura del dominio di una sola vettura sembra quindi essere stata scacciata nel 2024 di questa Formula 1, che prima della pausa estiva ha ancora il Gran Premio del Belgio da disputare e, di conseguenza, un altro papabile vincitore diverso.
Potrebbe essere Sergio Perez il re di Spa Francorchamps? Difficile da pronosticare, se non impossibile, quello che succederà in Belgio, casa di uno dei weekend più spettacolari della Formula 1, ma ciò che è certo è che per il messicano serve un gran risultato per provare a cancellare l’inizio disastroso di questa stagione. La cosa più preoccupante di tutte è che a non vincere è proprio il pilota con quella che fino al weekend di Imola è stata la monoposto più competitiva, dimostrando ancora una volta di quanto il pilota della monoposto numero 11 sia indietro rispetto al suo compagno di squadra. Helmut Marko l’ultimatum l’ha stabilito, una gara ancora e poi anche il futuro di Checo Perez - che in teoria dovrebbe guidare per la Red Bull fino a fine 2026 - sarà deciso.