È da pochissimo uscito RiVale, il documentario su Dazn dedicato agli antagonisti di Valentino Rossi. Biaggi, Stoner, Lorenzo, Melandri e Dovizioso si sono raccontati ai microfoni della piattaforma rivelando anche dettagli e aneddoti sul loro rapporto. “Penso di essere in questo documentario perché all’apice della carriera di Valentino sono stato uno dei più grandi rivali” comincia così la parte dedicata a Casey Stoner che, nell’anno in cui il Dottore perse il Mondiale con Hayden esordì nella categoria regina. L’australiano, l’anno dopo, passò alla Ducati e da lì iniziarono le grandi battaglie. Secondo Stoner, però, la supremazia del campione di Tavullia è stata soltanto in un determinato periodo: “È stato il più grande pilota dei suoi tempi, soprattutto nei primi anni 2000. È stato in grado di fare cose che gli altri non sapevano fare. Era di un’altra categoria – continua – Poi però siamo arrivati io, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa e lui non era affatto superiore a noi”.
Il 2007 è stato un anno importantissimo per Ducati che con moto e pilota competitivi si è aggiudicata il titolo Mondiale. E proprio in quel momento che Valentino, secondo il due volte campione del mondo, ha cambiato modo di approcciarsi con lui: “È sempre stato gentile con me fino a quando sono diventato un rivale – ha continuato mentre scorrevano le storiche immagini di Laguna Seca del 2008 – Senza dubbio quello è stato un momento chiave, ma ogni istante di quella stagione lo è stato. Abbiamo entrambi messo testa e cuore in quel campionato, lui però amava giocare con la mente”.
Andando avanti nel tempo l’australiano ha raccontato di uno dei momenti chiave del Mondiale del 2011, quando in Spagna, Vale ‘stese’ il rivale: “Valentino ha rubato il mio errore stagionale, ogni pilota deve pensare di averne uno solo all’anno. A Jerez quando mi ha visto gli si è offuscata la mente e non aspettandosi che frenassi così presto dopo il rettilineo è caduto travolgendomi”. Vincere però, per Casey Stoner, è stata una vera e propria goduria, per un motivo in particolare: “Nel 2011 la Honda era sensazionale e godevo vedere Valentino soffrire in Ducati perché aveva parlato così male di me ferendo soprattutto il team. Diceva che l’avrebbe cambiata in meglio quando in realtà stava peggiorando la moto”.
Stoner continua poi a sostenere quanto la forza più grande di Valentino Rossi sia stato il far apparire gli altri come nemici: “Quando cerchi di fare questi giochi mentali con persone con le quale non funzionano ti sai solo creando nemici. Lui ha fatto sì che io fossi visto come suo nemico e ha fatto lo stesso con Marquez. Da quel momento non ho più voluto essere suo amico, non avevo più intenzione di giocare pulito”. L’australiano è un fiume in piena e non si è trattenuto con le parole al veleno: “Era bravo nel corpo a corpo e nel rubare la scia agli altri. Il suo limite era quello di non fare un giro veloce con le sue forze, lo faceva solo così. Quando ha vinto i Mondiali li ha dominati, non è un caso che ne abbia persi due su due all’ultimo”. Insomma Casey Stoner non sembra aver digerito le sfide con Valentino sia in pista che fuori. C’è da dire che però, per noi appassionati, le loro battaglie sono state stupende. E l’australiano è stato un degno, anzi acerrimo, RiVale.