Valentino Rossi torna a parlare della tragedia della scomparsa del Sic, Marco Simoncelli, avvenuta a Sepang, nel 2011, in avvio di Gran Premio, in quel maledetto incidente che ha coinvolto suo malgrado anche il Dottore. Dottore che ha trovato la forza per non farsi schiacciare dal lutto per la morte dell’amico, un pilota che per allegria, talento, simpatia ed empatia aveva le carte in regola per diventare il suo erede.
“Ricorderò per sempre il momento dopo l’incidente in Malesia – le parole di Vale raccolte da Sportweek – come uno dei peggiori della mia vita. Quando sono tornato nel mio ufficio e mi sono ritrovato insieme a Uccio e Max ero disperato. È uno di quei momenti in cui non sai cosa dovrai fare per continuare, è stata una sensazione che non dimenticherò mai. Ma dopo è stato anche peggio – ammette Valentino Rossi – perché abbiamo perso un gran pilota che avrebbe potuto fare una grande carriera e grandi lotte con i migliori piloti, ma io ho perso un grande amico”.
Già in una precedente intervista Valentino Rossi aveva parlato dell’amico: “Mi manca molto Marco, soprattutto come amico perché ci siamo divertiti molto insieme. Con lui era sempre divertente. Abbiamo creato l'Academy in suo onore, perché è stato il primo pilota che abbiamo aiutato. Niente di speciale, sarebbe meglio averlo qui con noi, ma è quello che possiamo fare”.
E ancora: “Ci manca anche come pilota, perché credo che Marco avrebbe avuto una grande possibilità di guidare una Honda ufficiale nel 2012 e lottare per il titolo”.